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CEDU: entrata in vigore del Protocollo n. 16 della Convenzione

Foto panoramica della sede del Palazzo dei diritti umani che ospita la Corte europea dei diritti umani, Strasburgo.
© Consiglio d'Europa

Aperto alle firme il 2 ottobre 2013, il Protocollo n. 16 alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali (CEDU) è entrato in vigore il 12 aprile 2018. Per l’entrata in vigore era necessario il deposito di almeno dieci strumenti di ratifica da parte degli Stati Membri del Consiglio d’Europa. La decima ratifica è stata depositata dalla Francia.

Il Protocollo n. 16 prevede la possibilità da parte dei più alti organismi giurisdizionali degli Stati Membri del Consiglio d’Europa di richiedere alla Corte Europea dei Diritti Umani (CtEDU) di emettere pareri consultivi riguardo a questioni di principio in merito all’interpretazione o applicazione dei diritti e delle libertà definite nella Convenzione, nell’ambito di procedimenti giudiziari pendenti dinanzi ai tribunali nazionali. Tale strumento, come affermato anche dal Presidente della CtEDU Guido Raimondi, permette di rafforzare il dialogo tra le autorità giudiziarie nazionali e la CtEDU. L’entrata in vigore diventerà effettiva il 1 agosto 2018 nei confronti dei Paesi che l’hanno firmato e ratificato.

La CEDU, aperta alle firme a Roma il 4 novembre 1950, e entrata in vigore il 1953, è il primo strumento internazionale a rendere giuridicamente vincolante la protezione e implementazione dei diritti presenti nella Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948.

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