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29/10/2020

Consiglio diritti umani: costruire politiche migliori romperà il ciclo della povertà e della disuguaglianza

Durante il Social Forum del Consiglio per i diritti umani 2020, tenutosi a Ginevra l’8 e il 9 ottobre, i capi di Stato e di governo ed gli altri stakeholder globali si sono riuniti per discutere “le buone pratiche, le storie di successo, le lezioni imparate e le sfide attuali nella lotta alla povertà e alle disuguaglianze” mentre il mondo sta affrontando la peggior recessione economica dalla Grande depressione in seguito alla pandemia di Covid-19.

Il Social Forum è stato guidato dalla “matrice della povertà” - uno schema che esamina le cause interdipendenti della povertà, incluse le vulnerabilità ambientali e sanitarie, la discriminazione, l’esclusione sociale e l’ingiustizia sistemica. La matrice è stata sviluppata da Oliver De Schutter, il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sull’estrema povertà e i diritti umani.

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha affermato che le ineguaglianze preesistenti e sistemiche sono state portate in primo piano dal Covid-19. “E’ tempo di smettere di guardare dall’altra parte. Non possiamo volere, o accettare, di andare indietro alla cosiddetta normalità che ha reso le nostre società così vulnerabili, così fragili, così disuguali e così ingiuste”.

“La sanità è uno dei grandi equalizzatori e quando non è lì, la disuguaglianza aumenta”, afferma Winnie Byanyima, Direttrice esecutiva di UNAIDS. Inoltre ha sottolineato che “una crisi sanitaria deve essere affrontata mediante la garanzia di tutti i diritti umani”.

Secondo Lucas Chancel, co-direttore di World Inequality Lab of the Paris School of Economics, il già ampio divario sociale è aumentato ulteriormente con la detenzione da parte dell’1% delle persone più ricche al mondo di più del 50% di ricchezza del 50% delle persone più povere. Le crisi, come quelle ambientali ed epidemiologiche, sottolineano quanta poca resilienza esiste in molte società e possono risultare in “un’esplosione di disuguaglianza”.

Chen Zhigang del Gruppo Dirigente del Consiglio di Stato per la riduzione della povertà e lo sviluppo della Cina ha dichiarato che i dati precisi sono stati componenti chiave nel principio “identificazione della povertà prima della lotta alla povertà del Paese". “Questo ha posto un forte fondamento per prendere misure all'alleviamento mirato della povertà”, ha affermato Chen.

Per i Paesi più vulnerabili, la pandemia ha capovolto decadi di progressi della povertà, sanità ed educazione ha sostenuto Fekitamoeloa Katoa ‘Utoikamanu, l’Alto Rappresentante dei Paesi meno sviluppati, dei Paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare e dei piccoli Statiinsulari in via di sviluppo (OHRLLS). Una soluzione a questa sfida è continuare il lavoro di mitigazione dell’impatto climatico.

‘Utoikamanu ha anche raccomandato la ristrutturazione del debito e degli schemi di debito per i Paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare, il sostegno ai pacchetti di stimolo per le nazioni vulnerabili e far partecipare le persone nel superamento delle sfide poste dall’ampliamento della povertà e delle ineguaglianze. “E’ il mio modesto punto di vista che senza cercare la partecipazione, non saremo capaci di andare avanti in modo sostenibile quindi riuniamoci tutto per passare dalle parole ai fatti”.