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Front Line Defenders ha pubblicato l’analisi globale sulla situazione dei difensori dei diritti umani a rischio nel mondo, sottolineando la varietà di pericoli, minacce e attacchi che essi affrontano e gli esempi di chi, nonostante le minacce alla propria vita, continua a difendere e promuovere i diritti della propria comunità.
L’analisi comprende le informazioni raccolte nel 2021 da HRD Memorial sia sulle 358 morti di difensori dei diritti umani, sia sull’utilizzo diffuso di accuse per criminalizzare il loro legittimo lavoro, sottolineando la forte correlazione tra questi attacchi, la diseguaglianza economica e il livello di corruzione negli stati.
Il lavoro di Front Line Defenders ha evidenziato che i 5 settori più colpiti, in numero di violazioni, sono stati: diritti ambientali e delle popolazioni indigene (14.5%), libertà d’espressione (9.4%), movimenti sui diritti umani (9.3%), diritti delle donne (8.3%) e diritti LGBTIQ+ (7.6%).
Ivi Oliveira, Protection Manager per le Americhe e l’Africa Sub-Sahariana a Front Line Defenders, ha dichiarato che nella maggior parte dei casi, i responsabili delle minacce sono gli Stati stessi, nonostante i procedimenti delle Nazioni Unite o le leggi nazionali glielo impediscano. Inoltre, nelle zone in cui lo stato non ha il controllo del territorio, il vuoto è riempito da gruppi armati e criminali. Ivi Oliveira spera che i dati e i casi presentati in questa analisi convincano gli stakeholders a prendere presto provvedimenti.
22/3/2022