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Imprese e difensori dei diritti umani: pubblicata la nuova guida del Business & Human Rights Resource Centre e dell’International Service for Human Rights

Shared space under pressure: business support for civic freedoms and human rights defenders, copertina
Business and Human Rights Defenders: a new guidance published by the Business & Human Rights Resource Centre and the International Service for Human Rights

Il Business & Human Rights Resource Centre (BHRRC) e l’International Service for Human Rights (ISHR) hanno pubblicato “Shared space under pressure: business support for civic freedoms and human rights defenders”, una nuova guida in materia di imprese e diritti umani con un focus specifico sui difensori dei diritti umani.

Il lavoro dei difensori dei diritti umani e della società civile è vitale per la pace, la giustizia, l'equità e la sostenibilità nonché essenziale per promuovere la trasparenza e combattere la corruzione. Tuttavia, sostengono gli autori della guida, l’analisi dei dati provenienti da tutto il mondo dimostra l’esistenza in molti paesi di un attacco concertato nei confronti delle libertà fondamentali e dello stato di diritto, da cui dipendono sia la società civile che le imprese. Oggetto di un attacco specifico sono i difensori dei diritti umani assieme alle organizzazioni che operano a difesa dei diritti umani, i quali sono esposti al rischio di abusi da parte delle imprese multinazionali nella conduzione delle loro operazioni e nelle loro catene di distribuzione.

È tempo che le imprese responsabili agiscano per difendere le libertà civiche e per proteggere i difensori dei diritti umani.

Imprese e società civile operano in e beneficiano di uno “spazio condiviso”, il quale è definito da elementi fondamentali comuni. Lo stato di diritto e la libertà di espressione, di riunione e di associazione sono essenziali per la realizzazione di tutti i diritti umani, per la buona governance e per delle istituzioni forti e responsabili. Questi elementi sono fondamentali anche per la creazione di ambienti stabili, proficui e sostenibili per le imprese, in cui le aziende e le economie possano prosperare.

La guida esorta le imprese ad impegnarsi e ad agire, con attenzione ma deliberatamente, nel perseguimento dei propri interessi e, al contempo, dei mutui interessi che esse condividono con la società civile.

Il documento si propone come una guida chiara e pratica per orientare l’azione delle imprese, degli investitori, delle associazioni industriali e dei leader aziendali responsabili; è’ imperniato sia sul pragmatismo del mercato che sui principi di libertà e correttezza. La guida rappresenta anche il risultato di oltre 90 interviste rivolte ad imprenditori, investitori, sostenitori della società civile ed altri esperti internazionali che hanno volontariamente fornito i loro approfondimenti.

La guida offre una consulenza alle aziende affinché possano rispondere alle sfide e alle opportunità derivanti dal sostegno alla società civile e ai difensori dei diritti umani. Il documento illustra il quadro normativo, il piano economico e la scelta morale che dovrebbero guidare l'impegno e l'azione di un’azienda. Si concentra sui fattori che le aziende dovrebbero prendere in considerazione al momento di decidere se, ed eventualmente come, agire in risposta a determinati problemi e situazioni. La guida identifica i rischi legati sia all'azione che all'inazione e osserva che per molte aziende la gestione dei rischi legati all’inazione può essere maggiormente onerosa rispetto alla gestione dei rischi legati all’azione. Sono inoltre illustrati casi di buone pratiche nonché nuove iniziative e attori critici nell'arena.

Una delle opportunità più importanti ed urgenti per le imprese responsabili è quella di sostenere i diritti umani fondamentali e le libertà civiche nonché coloro che difendono tali diritti. Questa agenda dovrebbe essere interessante per le aziende in tre contesti distinti ma complementari: in primo luogo, il quadro normativo, il quale chiarisce la responsabilità di agire per l'azienda quando si verificano determinati fattori, in secondo luogo il piano economico ed in terzo luogo la scelta morale, i quali vanno ad integrare il quadro in altre circostanze.

Esistono due ratio che conducono un’impresa ad agire per conto delle libertà civiche e dei difensori dei diritti umani:

  • Una responsabilità normativa di agire in conformità con i principi enunciati dai Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani (UNGPs) nel caso in cui l’impresa abbia causato, contribuito a causare o sia collegata ad un danno per i diritti umani o ad un impatto negativo attraverso operazioni dirette o relazioni da essa condotte;
  • un'opportunità discrezionale di agire, anche se non trova applicazione alcuno dei fattori rientranti negli UNGPs, attingendo al piano economico, facendo una scelta morale e soppesando i costi potenziali dell'azione rispetto all'inazione.

Le imprese responsabili, infatti, non dovrebbero solamente valutare i rischi derivanti dall’azione, ma anche valutare i rischi legati all’inazione. In molti casi le aziende possono concludere che i rischi - e i probabili costi - dell'inazione potrebbero essere più difficili da anticipare, mitigare e gestire nel lungo periodo rispetto ai rischi riconducibili all'azione.

I Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani sono stati sviluppati dal Rappresentante Speciale del Segretario generale in materia di diritti umani e società multinazionali e di altre imprese.
I Principi guida sono stati allegati alla relazione finale che il Rappresentante Speciale ha presentato al Consiglio diritti umani (A/HRC/17/31) e che comprendeva anche un’introduzione ai Principi guida e una sintesi del processo che ha condotto alla loro elaborazione.
Il Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite ha approvato i Principi guida con la risoluzione A/HRC/RES/17/4 del 16 luglio 2011. Gli UNGPs hanno fornito il primo standard globale per prevenire e affrontare il rischio di impatti negativi sui diritti umani legati alle attività economiche e continuano a fornire il quadro, accettato a livello internazionale, per migliorare gli standard e le pratiche in materia di imprese e diritti umani.

L’International Service for Human Rights (ISHR) è un’organizzazione non governativa internazionale, indipendente, che opera per la promozione e la protezione dei diritti umani supportando i difensori dei diritti umani, e rafforzando i sistemi e gli standards in materia di diritti umani.

Il Business and Human Rights Resource Centre (BHRRC) opera per promuovere i diritti umani nel business. Segue oltre 7000 imprese e aiuta i vulnerabili a sradicare gli abusi. Il Centro fornisce anche esempi di buone pratiche e delle guide sulla tematica business e diritti umani.

Per maggiori informazioni e per la versione completa della guida (in lingua inglese) consultare i link sottostanti.

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