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5/8/2021

Intensificare la protezione dei diritti dei lavoratori migranti sfruttati

Un nuovo report del FRA (Agenzia dell'Unione Europea per i diritti fondamentali) mette in luce le lacune nell'applicazione delle norme europee contro lo sfruttamento dei lavoratori migranti: i migranti irregolari infatti finiscono spesso per trovarsi in contesti di lavoro precario e sfruttato, e gli Stati europei dovrebbero attivarsi per disincentivare l'assunzione di migranti in situazioni irregolari e proteggere meglio i loro diritti.

I lavoratori migranti spesso non conoscono i propri diritti e non sanno a chi rivolgersi per denunciarne le violazioni; per farlo, rischiano di essere identificati, arrestati e deportati, e se lo fanno, non ricevono alcun risarcimento dai datori di lavoro. I diritti dei lavoratori sono diritti umani, a prescindere dal loro status, e non dovrebbero essere esposti ad abusi o violenze, né dovrebbero essere costretti a lavorare in condizioni pericolose e disumane, e hanno il diritto di essere pagati per il loro lavoro.

La Direttiva europea sulle sanzioni ai datori di lavoro, entrata in vigore nel 2009 per tutti i Paesi europei eccetto Danimarca e Irlanda, è stata emanata prima di tutto per sanzionare l'assunzione di migranti in situazioni irregolari, e per proteggere i loro diritti, nella misura in cui si vuole facilitare il loro accesso alla giustizia e ribadire il loro diritto di chiedere e ricevere gli stipendi arretrati. Tuttavia, la direttiva non funziona ancora come dovrebbe.

Il report infine invita i Paesi europei ad intervenire per:
1) Perfezionare i meccanismi di denuncia: ONG e altri attori devono essere abilitati a sostenere i lavoratori che rivendicano i loro diritti.
2) Cambiare le leggi e le pratiche: porre fine alla regola per cui gli ispettori del lavoro devono riferire i dati sui lavoratori migranti alle autorità e alla polizia.
3) Risarcire i lavoratori sfruttati: i Paesi europei devono garantire che tutti i lavoratori migranti irregolari e sfruttati ricevano i pagamenti arretrati.
4) Rilasciare permessi di soggiorno temporanei alle vittime di grave sfruttamento lavorativo.