Nazioni Unite: osservazioni dell’esperto indipendente per il diritto all'alimentazione al termine della visita in Italia
Il 31 gennaio l’esperto indipendente delle Nazioni Unite per il diritto all’alimentazione, Hilal Elver, ha rilasciato alcune dichiarazioni a conclusione della sua visita in Italia. Durante la visita che è durata undici giorni, dal 20 al 31 gennaio, Elver ha visitato tutto il paese, da Nord a Sud, facendo tappa in Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte, Puglia e Sicilia.
L’obiettivo della visita era di valutare lo stato del diritto all'alimentazione nel paese e di instaurare un dialogo con le autorità italiane e i maggiori stakeholders nel settore agro-alimentare.
L’esperto ha incontrato rappresentanti di Governo, autorità locali, rappresentanti della società civile, accademici, rappresentanti di piccole e medie imprese, piccoli allevatori e agricoltori. Inoltre, Elver ha avuto occasione di confrontarsi con persone dipendenti dai banchi alimentari e dalle istituzioni caritatevoli,lavoratori immigrati senza fissa dimora e privi di documenti senza accesso a lavori regolari, braccianti che lavorano per lunghe ore per salari minimi, e studenti che non possono usufruire delle mense scolastiche.
In generale, Elver ha riconosciuto che l’economia italiana ha sofferto pesantemente la crisi finanziaria del 2008 ed ha faticato a risollevarsi. Nonostante numerose imprese innovative nel settore agricolo e una moderna industria manifatturiera, secondo l’esperto i livelli di povertà e sicurezza alimentare in Italia oggi sono inaccettabili.
Tra i maggiori problemi sollevati vi sono lo sfruttamento della manodopera, le difficili e precarie situazioni dei braccianti immigrati nel Sud Italia, in particolare di coloro privi di documenti costantemente sotto minaccia, i lavoratori stagionali e non nel braccio del caporalato, il ruolo della criminalità organizzata in diversi ambiti della filiera alimentare, tra cui lo smaltimento dei rifiuti e l’uso di fertilizzanti contraffatti.
L’esperto si è detto impressionato dal numero e dalla varietà di organizzazioni, servizi e programmi caritativi radicati nel paese, tuttavia ha sottolineato con forza che "la carità non va confusa con il diritto all'alimentazione" e che il moltiplicarsi dei banchi alimentari richiede cambiamenti strutturali.
Nelle sue considerazioni conclusive, l’esperto indipendente ha illustrato alcune situazioni che ha incontrato nel corso della sua visita.
A Latina l’esperto ha raccontato di essersi confrontato con le tragiche condizioni di lavoro e vita degli immigrati che combattono ogni giorno per vedere i propri diritti riconosciuti.
A Siena ha scoperto alcuni programmi scolastici finalizzati a garantire il diritto all'alimentazione nelle scuole primarie e secondarie.
A Milano l’esperto ha partecipato ad alcune discussioni sul piano Milan Food Policy per un sistema alimentare più inclusivo, una maggiore educazione alimentare e politiche sociali di contrasto alla mancanza di cibo adeguato. L’esperto ha poi menzionato la sua visita in una mensa alimentare della Caritas ed ha sottolineato il ruolo chiave di questa associazione caritativa dell’ambito delle politiche di inclusione e riduzione della povertà.
A Torino l’esperto ha avuto modo di conoscere gli sforzi del Comune per implementare la Legge di Gadda del 2016 contro lo spreco alimentare ed alcuni progetti per la ridistribuzione del cibo in eccesso.
In Puglia e in Sicilia, l’esperto si è imbattuto nelle diffuse situazioni di caporalato nel settore dell’agricoltura. Tra le azioni positive per il contrasto all’impatto della criminalità organizzata sulla catena di produzione alimentare, Elver ha citato l’utilizzo delle terre confiscate da parte di cooperative per la coltivazione biologica.
Elver ha dedicato anche alcune parole agli effetti presenti e futuri del cambiamento climatico sul settore agroalimetare in Italia. L’esperto ha invitato le istituzioni competenti a sviluppare e adottare soluzioni innovative e trasformative di lungo periodo che guardino ai piccoli produttori locali, al rispetto dei diritti umani e delle tradizioni culturali, che garantiscano la sostenibilità ambientale e facilitino una dieta alimentare sana e equilibrata.
Un rapporto finale sulla visita sarà presentato a Ginevra durante la 43° sessione del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite in Marzo.
Per leggere nel dettaglio le dichiarazioni dell’esperto indipendente delle Nazioni Unite consultare il link sottostante.