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8/3/2012
Una donna, ospite del campo profugo di Kibati, traporta sulla propria testa la razione di cibo assegnatale dal World Food Programme in collaborazione con la CARITAS
© UN Photo/Marie Frechon

Nazioni Unite: si è conclusa la 51° sessione del Comitato per l’eliminazione delle discriminazioni nei confronti delle donne

Dal 13 febbario al 2 marzo 2012 si è tenuta a Ginevra la 51° sessione del Comitato per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne (CEDAW). Nel corso della sessione il Comitato ha analizzato i rapporti presentati da Repubblica del Congo, Grenada,  Brasile, Zimbabwe, Algeria , Norvegia e Giordania, in merito all'implementazione della Convenzione delle Nazioni Unite sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne (1979). Sono stati inoltre analizzati i rapporti presentati dall'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) e dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) in merito all'implementazione dei diritti previsti dalla Convenzione nei settori che rientrano nel loro ambito di competenza, nonché le informazioni fornite dalle istituzioni nazionali per i diritti umani e dalle organizzazioni non governative.

Il Comitato ha apprezzato gli sforzi compiuti dagli Stati per l'empowerment delle donne, nonostante la presenza di contesti difficili, come nel caso del Congo, a cui il Comitato raccomanda di recepire nella propria legislazione una chiara definizione di tutte le forme di disriminazione nei confronti delle donne. Il Comitato ha esortato Grenada ad adottare disposizioni per promuovere la parità sostanziale tra uomini e donne e, in relazione al Brasile, ha accolto con favore l'elezione di Dilma Roussef come primo Presidente donna del Paese, esprimendo inoltre apprezzamento per la nomina di 10 Ministre nell'esecutivo. In merito a Zimbabwe e Algeria, il Comitato si è detto soddisfatto delle nuove legislazioni introdotte nei due Paesi per promuovere la parità di genere e tutelare i diritti delle donne. Ha espresso tuttavia preoccupazione per la persistenza, in Zimbabwe, di pratiche tradizionali come la poligamia, i test di verginità e la caccia alle streghe, diffuse soprattutto nelle zone rurali e, in Algeria, per l'assenza di una legge specifica sulla violenza contro le donne, compresa la violenza domestica. Per quanto riguarda la Norvegia, il Comitato si è detto soddisfatto dei piani d'azione adottati per promuovere l'uguaglianza di genere, ma ha espresso preoccupazione per la crescente mercificazione del corpo delle donne da parte dei mass-media. Alla Giordania, infine, ha raccomandato di sciogliere le riserve alla Convenzione e di far prevalere la Convenzione sulle leggi nazionali.

Il Comitato, composto da 23 esperti indipendenti, è l'organo incaricato di monitorare l'implementazione dei diritti sanciti nella Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne (1979) da parte dei suoi Stati membri.

La prossima sessione del Comitato si terrà a New York, dal 9 al 27 luglio, e verranno presi in considerazione i rapporti presentati da Bahamas, Bulgaria, Guyana, Indonesia, Giamaica, Messico, Nuova Zelanda e Samoa.