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2/8/2022

Regione del Veneto: pubblicato il rapporto "Immigrazione straniera in Veneto 2021"

È stato pubblicato l’ultimo rapporto immigrazione riferito al 2021 circa l’immigrazione straniera in Veneto. Gli aspetti presi ad esame su cui si focalizza il rapporto, riguardano le dinamiche demografiche per la popolazione straniera, il mercato del lavoro ed infine il sistema scolastico. 

Di pari passo al trend osservabile a livello nazionale, si rileva una diminuzione dei residenti, dato osservabile in tutto il territorio nazionale e che interessa anche i residenti italiani. Questo, assieme ad un rallentamento dei nuovi flussi verso il territorio regionale, possono essere certamente attribuibili agli effetti della pandemia da COVID-19, che a partire dal 2020, ha minato la tendenza precedentemente rinnovata ad attrarre nuovi flussi di stranieri nella Regione Veneto. Il livello comunque elevato delle nascite per gli stranieri continua ad essere assicurato da un tasso di fecondità delle donne straniere ancora nettamente superiore a quello delle italiane. Le nazionalità che registrano un numero maggiore di nascituri sono Romania e Marocco.

Il rapporto evidenzia dati significativi anche circa l’occupazione degli stranieri in Veneto. 

Si evidenzia un incremento occupazionale nel 2021, per entrambi i sessi. Il settore che occupa più lavoratori stranieri rimane il terziario ma ciononostante la maggior parte delle assunzioni, circa il 44%, riguardano perlopiù professioni non qualificate. Difatti, il settore domestico, rileva un occupazione del 73% di stranieri, perlopiù donne (badanti e colf). L’incremento di lavoratori stranieri assunti registrati nel periodo della pandemia è dovuto anche alla regolarizzazione, che proprio in questo periodo ha subìto una nuova crescita, al pari dell’aumento della domanda. 
Per quanto riguarda il comparto agricolo la domanda di lavoro negli ultimi 10 anni ha visto un’impennata della presenza di lavoratori stranieri: anche in questo caso la nazionalità maggiormente presente è quella romena. Nonostante le regolarizzazioni (i contratti nella maggior parte dei casi sono a tempo determinato), durante la pandemia sono state registrate nuove forme di caporalato e sfruttamento, verso cui i lavoratori stranieri sono più vulnerabili. 

Infine, il rapporto analizza la situazione scolastica degli studenti stranieri. Nonostante il rallentamento degli arrivi dall’estero, assieme all’invecchiamento della popolazione e dell’acquisizione della cittadinanza abbiano impattato anche sulla coorte degli studenti iscritti in Veneto, dove negli ultimi anni si registrano trend di decrescita, si contano 97mila studenti stranieri nella regione (14% del totale complessivo).
L’incidenza degli stranieri sul totale degli iscritti risulta in aumento in tutti gli ordini scolastici, che vede la maggior parte provenire da paesi europei o riconducibili a cittadinanze di migrazioni storiche (Romania, Marocco e Albania).

Nella scuola secondaria di I grado la presenza di studenti stranieri nati in Italia è pari, nell’a.s. 2019/2020, al 69%; nella scuola secondaria di II grado si attesta al 48%.
Per quanto riguarda l’Università, negli atenei veneti risulta ancora limitata la presenza di studenti stranieri. Nell’a.a. 2020/21 gli studenti stranieri complessivamente iscritti ai percorsi universitari nelle università del Veneto sono poco meno di 7mila ( rappresentando il 6,2% degli iscritti), con un aumento del +12% rispetto all’anno precedente. 

Le Università con maggiori iscritti sono:

Università di Padova: 3943 iscritti
Università “Cà Foscari” di Venezia : 1560 iscritti
Università di Verona: 1100 iscritti

Risorse

Aggiornato il

2/8/2022