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10/1/2020
Allagamenti a Jakarta, Indonesia
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Report: gli impatti dei cambiamenti climatici compromettono gravemente i diritti umani

Lo scorso 9 dicembre, nel contesto della 25esima Conferenza dei Membri della Convenzione sul cambiamento climatico (COP25) tenutasi a Madrid, la Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (ECLAC) e l’Alto Commissariato delle Nazione Unite per i Diritti Umani, hanno pubblicato un report dal titolo Cambiamento Climatico e Diritti Umani: Contributi da e per l’America Latina e i Caraibi.

In tale occasione, Michelle Bachelet, l’Alto Commissario per le Nazioni Unite, ha affermato che il cambiamento climatico costituisce una reale e intensa minaccia al pieno esercizio dei diritti umani, inclusi il diritto alla vita, alla salute, a buone condizioni di vita, all’uguaglianza e allo sviluppo.

Più di ottanta milioni di persone in America Latina e nei Caraibi non hanno un adeguato accesso ad acqua pulita ed ai servizi igienici.
Alicia Bàrcena, la Segretaria Esecutiva dell’ECLAC, ha definito il cambiamento climatico il più grande fallimento nella storia e la massima espressione della disuguaglianza intergenerazionale ed ha inoltre sottolineato quanto l’America Centrale ed i Caraibi siano particolarmente affetti dalle variazioni climatiche.

Il report evidenzia che il riscaldamento globale sta generando rilevanti impatti sul diritto alla salute, al cibo, all’acqua, alla cultura e allo sviluppo e sta minacciando la sopravvivenza delle persone ed il loro fondamentale diritto alla vita e integrità fisica.
La deforestazione della foresta Amazzonica e la situazione della popolazione indigena sono uno dei casi discussi nel report.
Guardando al futuro, Michelle Bachelet, ha proseguito affermando che sono necessarie azioni che assicurino che tutte le persone affette possano prendere parte alla creazione di soluzioni al cambiamento climatico. Queste soluzioni includono una specifica assistenza e protezione per gli attivisti che lottano per la protezione dell’ambiente, sempre più sotto minaccia in America Latina, una tra le regioni più pericolose al mondo per i difensori dei diritti umani.

Il report auspica che futuri interventi, azioni e politiche mettano al centro i diritti umani, soprattutto in America Latina. Un passo importante in questa direzione è stato l’Accordo di Escazù, il primo trattato regionale sulle questioni climatiche ed il primo trattato mondiale che include specifiche misure per i difensori dei diritti umani per l’ambiente.

Per ulteriori informazioni consultare il link sottostante.