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19/7/2013
Una donna libanese osserva i resti del proprio villaggio distrutto dai bombardamenti avvenuti durante il conflitto
© UN Photo/Mark Garten

UNESCO: pubblicati i dati relativi all'educazione nelle zone di conflitto

In un articolo recentemente pubblicato nell'ambito del Rapporto mondiale sull'Educazione per tutti (EFA Global Monitoring Report), l'UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura) ha rilevato che su 57 milioni di bambini nel mondo che non hanno accesso all'educazione più della metà vive in zone di conflitto. Si tratta di un appello lanciato alla comunità internazionale per intensificare i fondi destinati all'educazione nell'ambito degli aiuti umanitari.

Nonostante, a livello globale, il numero di bambini che non hanno accesso all'istruzione sia diminuito dal 2008 ad oggi, non si sono riscontrati gli stessi progressi nelle aree di guerra, dove ancora il 50% dei bambini non ha la possibilità di andare a scuola. I dati pubblicati dall'UNESCO mostrano che il 44% dei 28,5 milioni di bambini esclusi dall'istruzione vive in Africa Subsahariana e che il 55% sono bambine, spesso vittime di stupro e di violenza sessuale durante i conflitti.

Come sottolineato da Irina Bokova, Direttrice generale dell'UNESCO, l'attenzione dei media e il dibattito a livello internazionale escludono spesso l'educazione dalla valutazione dell'impatto dei conflitti armati. I numeri relativi ai bambini a cui viene negato l'accesso all'educazione evidenziano, tuttavia, i costi nascosti e le minacce di lungo periodo che la guerra causa al futuro delle giovani generazioni.