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16/12/2010
Fotogramma tratto dal video “Nel segno dei diritti” realizzato dalla Classe IV D2 dell’Istituto di Istruzione Superiore “L. Da Vinci” di Arzignano (VI), A.s. 2008/2009. Video vincitore del Concorso per i dieci anni della Legge Regionale del Veneto n. 55/1999.
© Regione del Veneto/Classe IV D2 IIS Da Vinci di Arzignano (VI)

United Cities and Local Governments: al terzo Congresso mondiale, presentata la Carta/Agenda globale per i diritti umani nella città

Nel corso del terzo Congresso mondiale dell'organizzazione United Cities and Local Governments (UCLG), che si è tenuto a Città del Messico dal 16 al 20 novembre 2010, è stata presentata ufficialmente la Carta/Agenda globale per i diritti umani nella città, un documento politico di grande rilievo, elaborato da un working group ad hoc istituito nel 2007 e guidato dal Segretariato internazionale permanente sui diritti umani e i governi locali (SPIDH) di Nantes / Paesi della Loira.

I membri del Consiglio esecutivo di UCLG hanno appoggiato all'unanimità il contenuto di questo documento che verrà, quindi, adottato nei prossimi mesi.

Secondo quanto si legge nella sezione del documento dedicata alle disposizioni generali, il principale obiettivo della Carta/Agenda è quello di promuovere e rafforzare i diritti umani di tutti gli abitanti delle città del mondo. Le sue disposizioni si applicano, quindi, a tutti gli abitanti della città, individualmente e collettivamente, senza alcuna discriminazione basata su sesso, razza, colore, origine sociale o etnica, caratteristiche genetiche, lingua, religione o credo, opinione politica, appartenenza ad una minoranza nazionale, proprietà, nascita, disabilità, età o orientazione sessuale.

Per la Carta/Agenda tutti gli abitanti sono cittadini, anche le persone che vivono nel territorio di una città senza avere fissa dimora.

L'esercizio dei diritti contenuti in questo documento completa, sviluppa e rinforza i diritti che già esistono a livello nazionale in virtù della Costituzione, delle leggi e degli obblighi internazionali degli stati e devono essere concepiti come doveri delle amministrazioni e delle autorità locali, sulla base dei poteri che gli sono stati riconosciuti per legge.