A A+ A++

A Cosmopolitan Perspective of Multi-level Governance in Europe

Léonce Bekemans (2010)

Contenuto in:

Pace diritti umani - Peace Human Rights, 2/2010

Tipologia pubblicazione

: Articolo / Saggio

Pagine

: 45-67

Lingua

: IT

Contenuto

A Cosmopolitan Perspective of Multi-level Governance in Europe

Una prospettiva cosmopolita della multi-level governance in Europa

Léonce Bekemans

The paper proposes a cosmopolitan understanding of the emerging European polity of multi-level governance structures. Point of departure is the weakening of the spatial paradigm of territoriality and identity-building by the globalisation forces. Moreover, the European integration has developed to a much more complex and mixed political project evolving to a «common citizenship» and a trans-national democracy. The article argues that a cosmopolitan shaping of the European Union, using a complexity of multi-level governance structures, is conducive to its underlying objective of legitimating the emerging European polity. The major working hypothesis is that the concept of cosmopolitanism contributes to understanding the transformation of the European societies. In a first part contemporary cosmopolitan thought is explained from within the context of globalisation and post-modernity. The major characteristics and developments of contemporary cosmopolitanism are identified. It is further argued that the viability of cosmopolitan democracy as developed by authors such as D. Held, D. Archibugi and R. Falk and further qualified by J. Habermas rests on the ability to facilitate a new understanding of multi-level governance and intercultural dialogue from the globalising conditions of post-national multiculturalism and transnationalism. The second part of the paper focuses on a cosmopolitan perspective of the Europeanisation process as developed in U. Beck's political and sociological cosmopolitanism. It argues that the EU represents a first attempt to create a cosmopolitan post-modern polity and intercultural dialogue. In short, a cosmopolitan reading of the process of European integration is proposed to understand, comprehend and assess the viability of a «cosmopolite» Europe.

 

Il saggio propone una comprensione cosmopolita dell'emergente polity europea di strutture della multi-level governance. Il punto di partenza è l'indebolimento del paradigma spaziale della territorialità e della costruzione dell'identità apportato dalle forze della globalizzazione. Inoltre, l'integrazione europea ha sviluppato un progetto politico molto più complesso e mescolato, evolvendo verso una «cittadinanza comune» e una democrazia trans-nazionale. L'articolo argomenta che una strutturazione cosmopolita dell'Unione Europea, che faccia uso di una complessità di strutture della multi-level governance giovi al suo obiettivo prioritario di legittimare l'emergente polity europea. La principale ipotesi di lavoro è che il concetto di cosmopolitismo contribuisca a comprendere la trasformazione delle società europee. Nella prima parte del saggio il pensiero cosmopolita contemporaneo è spiegato dall'interno del contesto della globalizzazione e della postmodernità e vengono identificate le caratteristiche e gli sviluppi principali del cosmopolitismo. Si afferma inoltre che l'attuabilità della democrazia cosmopolita, come sviluppata da autori quali D. Held, D. Archibugi e R. Falk e ulteriormente precisata da J. Habermas, si appoggia sulla capacità di facilitare una nuova comprensione della multi-level governance e del dialogo interculturale a partire dalle condizioni globalizzanti del multiculturalismo e transnazionalismo post-nazionale. La seconda parte del saggio pone l'attenzione su una prospettiva cosmopolita del processo di europeizzazione, come sviluppato nel cosmopolitismo sociale e politico di U. Beck. Si afferma che la UE deve rappresentare un primo tentativo di creare una struttura e un dialogo interculturale cosmopolita post-moderno. In breve, viene proposta una lettura cosmopolita del processo di integrazione europea per capire, comprendere e valutare l'attuabilità di un'Europa cosmopolita.

Aggiornato il

06/11/2012