Per un’Unione Europea politica: valori, governance inclusiva e partenariato con le sue regioni e città
L’Europa è oggi percorsa da fenomeni complessi: crisi finanziaria e recessione economica, effetti della globalizzaizone, cambiamenti demografici, flussi migratori, cambiamenti climatici e questioni di sicurezza energetica. Queste sfide si stanno formando sempre più attorno a «spazi funzionali» sostanziali, con scarsa considerazione per i confini nazionali. Per affrontarle in maniera appropriata, è opportuno innanzitutto promuovere una visione moderna di Unione Europea, basata sul concetto di multilevel governance, un’Unione in cui non solo beni, capitali, servizi e cittadini possono muoversi senza impedimenti, ma in cui anche le regioni e le città possono cooperare liberamente, impegnarsi in dialoghi costruttivi e diventare partner, in condizioni di parità, nel processo di integrazione europea.È giunto il momento, dunque, di dare vita a «patti territoriali europei», sulla base della multilevel governance e della sussidiarietà, dell’integrazione delle politiche, della cooperazione e del dialogo territoriale. A tale fine, uno strumento particolarmente innovativo in materia, e in rapida diffusione in Europa, è il cosiddetto GECT - Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale. Questi GECT assicurano che tutti i vari livelli di governo e di società civile, sia pubblici che privati, possano incontrarsi in forme di partenariato; forniscono ai loro membri uno strumento giuridico sostenibile nel lungo termine per poter consolidare le loro principali linee politiche d’azione, attraverso un nuovo modello di governance multilevel e trans-frontaliera; offrono l’opportunità di stimolare il dialogo locale, promuovere progetti innovativi e realizzare la coesione territoriale.L’obiettivo non è sostituire l’Europa degli Stati con un’«Europadelle regioni», ma costruire un’«Europa con le regioni, con le città e con le autorità locali».