Copertina della Rivista 'Pace diritti umani - Peace Human Rights' 2/2009

Durban Review Conference: A New Defeat for the Concept of Defamation of Religion?

Sandrine Platteau (2009)
Tipologia pubblicazione
Articolo / Saggio
Pagine
83-106
Lingua
EN

La Conferenza di Durban: un’altra sconfitta per il concetto di diffamazione della religione

L’articolo tratta del controverso tema della legittimità delle misure di contrasto alla diffamazione della religione alla stregua dei principi internazionali sui diritti umani, attraverso l’analisi del dibattito che sul tema si è sviluppato intorno alla Conferenza mondiale contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e le relative forme di intolleranza (Conferenza di Durban, 2001) e della sua Conferenza di revisione svoltasi a Ginevra nell’aprile del 2009.

Dopo aver illustrato le basi normative internazionali dell’incompatibilità tra la proibizione della diffamazione della religione e, in particolare, la libertà di religione e di espressione, l’articolo ripercorre le accese controversie che hanno contrapposto Stati occidentali e Paesi appartenenti al mondo islamico (ma sono numerose le posizioni diversificate adottate dai diversi attori internazionali) tra il 2001 e gli ultimi anni, facendo particolare attenzione al dibattito sviluppatosi negli organismi delle Nazioni Unite ed evidenziando inoltre i tentativi di convergenza che sono stati elaborati.

Il documento finale di Ginevra condanna la formazione di stereotipi negativi e la stigmatizzazione delle persone sulla base della loro religione o credo. La formula adottata rigetta l’idea della diffamazione (o della stereotipizzazione negativa) della religione come pratica per sua natura contraria ai diritti umani e tale da giustificare una compressione delle fondamentali libertà di religione e di espressione, e concentra piuttosto l’attenzione sulle conseguenze a carico delle persone che possono derivare dagli attacchi portati alle religioni.

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Parole chiave

libertà di pensiero, coscienza, religione pace religioni diritti umani