Un esame del ruolo dell'Italia in materia di diritti umani implica, a titolo di introduzione appropriata, un sintetico richiamo alle strutture messe in opera dalle Nazioni Unite ed alle linee maestre indicate dall'Organizzazione agli Stati membri.
A partire dal 1946, quando FONU iniziò il suo impegno ormai quarantennale rivolto alla promozione dei diritti dell'uomo ed alla creazione di un sistema internazionale di difesa delle fondamentali libertà dell'individuo, si possono distinguere, grosso modo, due periodi.
Il primo è caratterizzato dallo sforzo diretto a mettere a punto quegli strumenti, in particolare la storica Dichiarazione Universale e i due Patti sui diritti civili e politici e sui diritti economici, sociali e culturali, che costituiscono un vero e proprio "corpus" verso il quale la comunità internazionale può considerarsi definitivamente impegnata. [...]