Amnesty International: l'Italia nel Rapporto 1985*.
Tra le principali preoccupazioni di Amnesty International figurano la durata eccessiva della detenzione preventiva e le procedure giudiziarie nei casi politici.
L'organizzazione ha manifestato interesse per un caso di presunta tortura conclusasi con la morte e per casi di denunciata incuria medica nei confronti di detenuti. Inoltre ha raccolto informazioni su processi ad agenti accusati di aver maltrattato prigionieri negli anni passati. Amnesty International ha continuato ad adoperarsi per il rilascio di obiettori di coscienza al servizio militare detenuti.
La legge 398, promulgata nel luglio 1984, ha ridotto la durata della detenzione preventiva - definita come il periodo tra l'arresto e l'emanazione di una sentenza defìntiva al più alto grado della giurisprudenza - da dieci anni e otto mesi a sei anni. Nel novembre 1985 l'applicazione di questa legge ha dato luogo al rilascio di circa 160 detenuti accusati di gravi crimini, perché il termine consentito era stato raggiunto. I detenuti rilasciati, tra cui vi erano imputati in casi politici, erano soggetti al controllo della polizia dopo il rilascio. [...]