«Se ottomila palestinesi fossero stati uccisi con le armi chimiche, tutto il mondo sarebbe insorto contro Israele. Ma per il popolo curdo nessuno si è mosso. Nessun governo ha condannato l'Iraq. Perché?». E una domanda che i curdi iracheni in Turchia spesso mi hanno posto durante il mio viaggio nei campi profughi, nel settembre 1988.
Il popolo curdo percepisce con angoscia l'isolamento nel quadro regionale e l'ennesimo massacro del popolo curdo. E il leader del Partito democratico del Kurdistan - Iraq - (PDK ERAZ), Mas'ùd Barzani incalza: «Vogliamo che gli occhi del mondo guardino al problema curdo nello stesso modo in cui guardano al problema palestinese. Ogni giorno nel Kurdistan donne e bambini sono uccisi dalle armi chimiche. Uccisi nel nostro territorio. Il problema curdo non è diverso dal problema palestinese. I Paesi che ci combattono sappiano che la nostra lotta diventa sempre più dura» [...]