La povertà e i diritti per l’infanzia in Albania: metodi di misurazione dello stato di povertà ed esclusione sociale dei bambini
Si sono verificati in Albania importanti sviluppi per quanto riguarda gli standard del tenore di vita e della povertà nel Paese. L’analisi e il profilo della povertà del Paese indicano che i bambini assistono a un’esperienza di rischio e povertà di livello superiore. I problemi di transizione ereditati dal passato creano degli effetti negativi nella raccolta dei dati statistici e nella qualità dell’informazione in Albania. Più di un quarto o 193.000 bambini albanesi che vivono in assoluta povertà sono caratterizzati da due o più privazioni sociali, il che significa che la sfida è immensa. La povertà priva i bambini dell’opportunità di godere i beni materiali, i servizi sociali e non solo negando così loro i diritti di base. I dati statistici dichiarati dalle istituzioni albanesi non sono compatibili con i dati assicurati altrove nella Regione Balcanica. Mancano inoltre i dati e le informazioni riguardanti l’impatto della povertà sui bambini.
Di un’assoluta e fondamentale importanza per raggiungere questo obiettivo è la realizzazione di un sistema il quale dovrà continuamente monitorare e riferire il progresso raggiunto in materia di realizzazione e rispetto dei diritti dell’infanzia. Questo sistema comprende lo sviluppo di una metodologia di misurazione, l’identificazione di una lista di indicatori, migliorando così la qualità della raccolta e dell’analisi dei dati, assicurando in questo modo politiche effettive e conclusioni affidabili.Gli attuali meccanismi delle politiche settoriali sociali hanno un impatto debole per quanto riguarda la riduzione dell’esclusione sociale specialmente tra la prole vulnerabile, i cui diritti non sono riconosciuti. Il sistema dei servizi sociali prevede un supporto a un’assistenza in contanti o dei servizi principalmente a favore della famiglia e soltanto in casi specifici per «l’infanzia». La scarsa informazione riguardo le categorie a maggior rischio e, dall’altra parte, il coordinamento interistituzionale creano delle barriere nel processodi identificazione del fenomeno, della sua dimensione, dell’analisi delle cause conseguendo così a una prevenzione e semplificazione tramite interventi effettivi.
L’autore di questo articolo argomenta il bisogno di stabilire un sistema il quale continuamente andrà a monitorare e segnalare lo stato dell’arte dei diritti dei bambini, come un elemento molto importante peraumentare l’efficacia da raggiungere nelle politiche sociali.Tale sistema sarebbe di contributo per il miglioramento della legislazione,dei meccanismi istituzionali e inoltre, per far sì che questi cambiamenti siano il più possibile vicini agli standard degli strumenti giuridici europei.