L'articolo 2, comma 3, della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura stabilisce che «un ordine impartito da un superiore o da una autorità pubblica non può essere invocato a giustificazione della tortura».
E pertanto lecito, anzi obbligatorio, disobbedire a un comando (legge, decreto, regolamento, decisione amministrativa, ordine verbale) la cui osservanza porterebbe a compiere un atto di tortura o un trattamento inumano, crudele o degradante.
Un principio di etica, sempre più diffusamente avvertito, trova oggi inequivocabile esplicitazione all'interno di una norma di diritto positivo stipulata in sede universale [...]