L’Euroregione Adriatica: una costruzione istituzionale strategica
Diego Vecchiato
L’Euroregione Adriatica è nata per iniziativa del Congresso delle Autorità Locali e Regionali del Consiglio d’Europa, con il sostegno della Regione Istriana e della Regione Molise e con l’obiettivo di rappresentare una nuova e moderna forma di cooperazione tra i Paesi che si affacciano sull’Adriatico.
Dalla conferenza di lancio del 30 giugno 2006, tenutasi a Pola, l’Euroregione non ha mai cessato di ricercare l’assetto più funzionale al raggiungimento dei propri obiettivi statutari, aggiungendo a ciascun appuntamento annuale, l’Assemblea Annuale, un nuovo tassello alla sua struttura organizzativa. Così nel corso della IIa Assemblea Annuale ai principali organi statutari (Presidente, Comitato Esecutivo, Assemblea, Collegio dei Revisori) sono state aggiunte le Commissioni tematiche (cinque Commissioni) che raccolgono in un’unica sede contributi di carattere tecnico e di carattere politico.
Dal 2006 non sono mancate le opportunità di dialogo e confronto tra l’Euroregione Adriatica e le principali istituzioni europee. Dall’apertura dell’Ufficio di collegamento a Bruxelles all’incontro con la Commissaria Hübner fino alla presentazione dell’Euroregione al Consiglio d’Europa, la Presidenza ha costantemente richiamato l’attenzione sulla necessità di guardare allo sviluppo della cooperazione nell’area Adriatica da una nuova prospettiva, quella espressa dall’Euroregione. Con la IVa Assemblea (2008) i membri salgono a 24 e con la Va Assemblea (2009) le Commissioni salgono a sei. Nel corso di quest’ultima è stata elaborata, analogamente alla Strategia per il Baltico, la Strategia Adriatica, con la quale s’intende promuovere uno sviluppo integrato dell’area adriatica capace di ridurre le disparità che tuttora vi persistono. La Strategia è stata presentata il 24 febbraio 2010 alle istituzioni europee a Bruxelles presso la sede del Comitato delle Regioni.
Dovendo produrre un bilancio aggiornato, si può affermare che l’Euroregione in questi anni si è data un assetto istituzionale, una struttura organizzativa e una personalità giuridica ben definite. Ha dialogato con le principali istituzioni continentali, ha sviluppato un modo nuovo di concepire l’area che intende rappresentare. Tutto ciò non può che costituire un fondamentale prerequisito per espandere ulteriormente gli ambiti operativi e per rafforzare un’identità comune per l’intera area adriatica.