Il Quartetto per il Medio Oriente e il processo di pace. Eventi, dinamiche e prospettive future
Pietro de Perini
Il Quartetto per il Medio Oriente (o Quartetto di Madrid) si è costituito in modo spontaneo tra l’autunno del 2001 e la primavera del 2002, al fine di svolgere un’attività multilaterale di mediazione tra israeliani e palestinesi atta a ridurre le tensioni e portare le parti nuovamente al tavolo dei negoziati per cercare un accordo permanente, dopo il fallimento del summit di Camp David e lo scoppio della seconda Intifada nel settembre del 2000.
Sette anni dopo l’istituzione di questo gruppo – con il Processo di Annapolis oramai prossimo al suo fallimentare epilogo, le profonde lacerazioni all’interno delle due popolazioni e l’evidente mancanza di progresso nella prima fase della Road Map del 2003 – il processo di pace sembra essere destinato a un’ennesima, frustrante, fase di stallo. Recentemente, le debolezze del Quartetto e dei suoi inviati sono state più volte indicate come la causa e il simbolo principale di questo tragico fallimento. A un livello di osservazione più profondo, tuttavia, sono molti i fattori da tenere in considerazione per valutare l’effettiva responsabilità del Quartetto nella presente situazione di stallo e l’analisi di questi elementi non porta necessariamente alla condanna senza appello del gruppo di diplomatici, soprattutto in virtù del fatto che, a livelli diversi da quello macro politico, il Quartetto ha dimostrato di riuscire dove altri organismi e istituzioni internazionali hanno fallito in passato.
Questo studio si propone di approfondire le dinamiche e le responsabilità effettive del Quartetto e della diplomazia internazionale nell’attuale ciclo del processo di pace e di valutare lo stato attuale di tale processo anche in virtù delle nuove prospettive aperte dai più recenti avvenimenti di politica internazionale. Dopo averne analizzato e approfondito in modo critico il ruolo, le dinamiche e la breve e intensa esperienza, l’articolo propone una considerazione delle effettive potenzialità del Quartetto al fine di valutare la possibilità concreta di assegnare un nuovo ruolo al gruppo volto in particolare a incoraggiare il processo di riconciliazione tra le due popolazioni e a facilitare la comunicazione tra la società civile locale, i governi e la comunità internazionale.