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Il progetto europeo STOP FOR-BEG AgainST emerging fOrms of trafficking in Italy: exPloited immigrants in the international phenomenon of FORced BEGgging, finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dalla Regione del Veneto - Sezione Flussi Migratori, aveva tra i suoi obiettivi quello di promuovere e migliorare la cooperazione e il lavoro di rete multi agenzia tra Forze di Polizia, Enti Pubblici e Ong finalizzato alla prevenzione e al contrasto della tratta di esseri umani a scopo di accattonaggio e alla protezione delle vittime.
Considerato che il Nord-Est italiano, porta di ingresso dei flussi migratori terrestri, nonché luogo di transito e destinazione degli stessi, si configura come uno dei territori di maggior evidenziazione del fenomeno dell'accattonaggio a scopo di sfruttamento in forma organizzata e che, per la loro invisibilità, è estremamente difficile per gli operatori sociali e di polizia identificare le soggettività coinvolte, la Regione del Veneto, in collaborazione con la rete in aiuto alle vittime di tratta e grave sfruttamento presenti nel Trivento, ha deciso di sviluppare una specifica progettualità finalizzata alla conoscenza del fenomeno, alla tutela delle vittime e al contrasto delle forme di sfruttamento in ambito di accattonaggio.
Inoltre, tenuto conto che il territorio del Triveneto è un ambito privilegiato per l’osservazione del fenomeno e relativi interventi, attraverso il progetto STOP FOR-BEG si è inteso promuovere la sperimentazione di misure volte a prevenire e contrastare la tratta a scopo di accattonaggio, definire buone pratiche in ambito di emersione, identificazione e protezione delle persone vittime di sfruttamento nell’accattonaggio, nonché favorire lo sviluppo di un network europeo anti-tratta che coinvolga paesi di origine, transito e destinazione delle persone vittime di tratta a scopo di accattonaggio.
Le 3 linee di attività che hanno articolato il progetto sono state le seguenti:
a) una ricerca – azione sul fenomeno dell’accattonaggio volta alla conoscenza del fenomeno e al contatto della popolazione dedita alla mendicità finalizzato all’identificazione delle persone potenzialmente vittime di tratta a scopo di accattonaggio presenti sul territorio del Triveneto;
b) un percorso di formazione congiunta di operatori sociali e di polizia per la definizione di indicatori di tratta a scopo di accattonaggio, la codificazione di buone prassi in materia di segnalazione e invio, identificazione, assistenza e protezione delle vittime;
c) organizzazione di una conferenza finale volta a diffondere i risultati della-intervento sul fenomeno dell'accattonaggio, promuovere procedure e buone prassi, valorizzare modelli di buone prassi, promuovere la cooperazione tra gli operatori sociali e di polizia dei paesi di origine e destinazione delle persone vittime di tratta a scopo di sfruttamento.
Il Report Finale del progetto, curato dal Comitato Tecnico Scientifico, è disponibile sul sito della Regione del Veneto al seguente indirizzo: https://www.regione.veneto.it/web/immigrazione
Hanno partecipato in qualità di partner del progetto: Regione del Veneto, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Padova, Comune di Venezia, Comune di Verona, Comune di Rovigo, Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova, Provincia Autonoma di Bolzano, Associazione Volontarius, Cooperativa Equality, Caritas di Udine, Associazione Etnoblog, Nuovi Vicini onlus, Comunità dei Giovani. Tra i partner associati: Questura di Treviso, Questura di Vicenza, Questura di Gorizia, Questura di Rovigo, Comune di Pordenone, Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Pari Opportunità, Questura di Belluno, Questura di Venezia).
10/2/2015
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