Giornata internazionale dei Diritti Umani 2024: La cura dei diritti umani tra impunità, effettività e legalità, Università di Padova, 10 dicembre 2024
- Data evento: martedì 10 dicembre 2024
- Luogo: Università di Padova, Palazzo Bo, Aula Magna “Galileo Galilei”
In occasione del 10 dicembre - Giornata Internazionale dei Diritti Umani
Conferenza nazionale per la pace
La cura dei diritti umani
tra impunità, effettività e legalità
“Come sapete, ci troviamo in un periodo storico particolarmente pericoloso, in particolare quando il disprezzo e la mancanza di rispetto per il diritto internazionale umanitario e per il diritto internazionale dei diritti umani sta raggiungendo un crescendo assordante. Il diritto internazionale è l'edificio che le generazioni che ci hanno preceduto hanno costruito per proteggere l'umanità dall'autodistruzione. Senza diritto, c'è solo violenza, ingiustizia e sfruttamento. (Per questo) l'investimento nei diritti umani è un investimento nella pace, oggi è più che mai essenziale.”
Volker Türk, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, 17 ottobre 2024
Programma
Ore 8.45 Accoglienza dei partecipanti
Ore 9.15 Benvenuto
Daniela Mapelli, Magnifica Rettrice dell’Università degli Studi di Padova
Ore 9.30 Introduzione
Conduce
Alessandra Salerno, Advocacy Hub: Students' Voices at the Human Rights Centre
La cura dei diritti umani tra impunità, effettività e legalità
Marco Mascia, Presidente del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, Cattedra Unesco Diritti umani, democrazia e pace, Coordinatore della Rete delle Università Italiane per la Pace, Università di Padova
Mirko Sossai, Docente di Diritto internazionale, Università di Roma Tre
Gabriella Stramaccioni, Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, già Coordinatrice nazionale dell’Associazione Libera, Esperta dell’Unità tecnica del CNEL per l’inclusione economica, sociale e lavorativa delle persone private della libertà personale
Ore 10.10
Diritti umani sotto attacco tra censure e disinformazione
Roberto Reale, Giornalista e scrittore, Associazione “La Cura del Vero”
Ore 10.20
Conduce
Sabaeta Zeneli, Advocacy Hub: Students' Voices at the Human Rights Centre
Immagina tutte le persone vivere insieme in pace
Flavio Lotti, Presidente della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace
Ore 10.35
Le città per l’effettività dei diritti umani
Andrea Ferrari, Presidente del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
Francesca Benciolini, Assessora alla Pace, ai diritti umani e alla cooperazione internazionale, Comune di Padova
Vania Trolese, Vice Sindaco, Assessora alla pace e ai diritti umani, Comune di Camponogara
Ore 11.00 – 12.00
L’Ora dei diritti umani: “10 cose che tutti dovrebbero sapere”
Conduce
Andrea Lauria, Advocacy Hub: Students' Voices at the Human Rights Centre
Introduce Fabiana Cruciani, Dirigente scolastica, Coordinatrice della Rete Nazionale delle Scuole di Pace
I “Giovani Costruttori di Pace” Sara Ongaro, Gaia Cupoli, Sofia Moschin, Cristina Palomba, Marianna Pioli, Paola Pizza, Valeria Benedetti, Mariam Ghrissi, Lorenzo Magnoni e Mattia Sconcerti presentano:
1. Cosa sono i diritti umani?
2. I diritti umani sono universali, interdipendenti e indivisibili
3. Non chiamiamoli più “diritti dell’uomo”
4. Prima di tutto la dignità
5. Dove sta scritto che abbiamo questi diritti?
6. Non tutti sono diritti fondamentali
7. I diritti non ci sono sempre stati
8. I diritti umani continuano ad essere violati, calpestati, ignorati
9. Non ci sono diritti senza responsabilità
10. I diritti umani cominciano dalla nostra città
Ore 12.00 Appello corale:
Prendiamoci cura dei diritti umani
Ore 12.10
Appello alla mobilitazione dei giovani “Riprendiamoci il futuro”
a cura dei “Giovani Costruttori di Pace”
Ore 12.20 Flash mob in via VIII Febbraio
Difendiamo i Diritti Umani. A ognuno di fare qualcosa
Registrazione della Conferenza
La cura dei diritti umani
Tra impunità, effettività, legalità
Di fronte alle continue manifeste massicce violazioni dei diritti umani, della legalità e del diritto internazionale dei diritti umani, di fronte all’escalation di carneficine in corso e alle tragiche conseguenze di tanti crimini di guerra e crimini contro l’umanità che restano impuniti e di tante decisioni vincolanti del Consiglio di Sicurezza e della Corte Internazionale di Giustizia che restano ignorate, la Giornata internazionale dei diritti umani 2024 intende porre al centro della riflessione tre parole: impunità, effettività, legalità.
Impunità
“Un numero crescente di governi si sente in diritto di calpestare il diritto internazionale, violare la Carta delle Nazioni Unite, le convenzioni internazionali sui diritti umani e le decisioni dei tribunali internazionali senza che nulla accada” (Antonio Guterres, Segretario generale dell’Onu).
L’impunità è l’ostacolo più significativo alla giustizia e alla riparazione per le vittime e i sopravvissuti alle violazioni dei diritti umani e ai crimini di guerra e contro l’umanità. Spesso, omissioni o azioni insufficienti si traducono in scenari di impunità totale o parziale.
L’impunità alimenta le disuguaglianze, colpisce in modo sproporzionato i più vulnerabili, e mina la fiducia nelle istituzioni democratiche e nel diritto interno e internazionale.
La responsabilità di indagare e punire le brutali atrocità come il genocidio, i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra è un obbligo giuridico per gli Stati. Né la ragion politica né la ragion di Stato possono essere invocati per non rispettare questo obbligo.
Effettività
“Ovunque si attenti alla vita e alla libertà, non importa in quale parte della terra o in quale contesto culturale e politico, là si grida: «diritti umani». La rivendicazione di coloro che soffrono dittature e miseria fa l’effettività del Diritto internazionale dei diritti umani in misura non meno rilevante delle sentenze dei tribunali. È la coscienza profonda dei membri della famiglia umana, in particolare dei più deboli e vulnera-bili, che si fa tribunale supremo” (Antonio Papisca).
L’effettività del diritto internazionale dei diritti umani deriva dall’interazione tra molteplici attori, norme e istituzioni situate a diversi livelli di governance, “dalla Città all’ONU”. Cruciale è la mobilitazione sociale ed educativa, l’attivismo della società civile e l’interazione con le istituzioni internazionali di garanzia. I governi hanno l’obbligo di far funzionare queste istituzioni che sono fondamentali sulla via della costruzione della pace nella giustizia.
Nel nostro paese gli Statuti comunali si stanno appropriando del diritto internazionale dei diritti umani e operano per calarlo ai livelli della vita quotidiana facendosi così diretti assertori dell’ef-fettività di norme cui la stessa Costituzione della Repubblica Italiana si conforma secondo quanto disposto dagli articoli 10 e 11.la ragion di Stato possono essere invocati per non rispettare questo obbligo.
Legalità
“La legalità non è un obiettivo: l’obiettivo è la giustizia sociale, la legalità è il mezzo non il fine. Non ci potrà mai essere giustizia e pace fino a che non ci saranno uguali diritti. La legalità deve servire per costruire uguaglianza, le leggi devono servire per costruire politiche di giustizia. Per il bene di tutti, e non per i privilegi di qualcuno. Non c’è legalità senza uguaglianza” (Don Luigi Ciotti).
La legalità definisce il perimetro delle libertà individuali. Indica lo spazio entro il quale un individuo può esercitare la sua libertà senza violare la libertà altrui.
Legalità significa che la forza della legge deve prevalere sulla legge della forza. Perché ci sia legalità c’è bisogno di responsabilità e giustizia. La legalità prepara all’assunzione di responsabilità per lo svolgimento di ruoli di cittadinanza attiva e democratica nella comunità di appartenenza.
La responsabilità è la legalità agita: non implica solo la conoscenza delle regole e il rispetto dei propri doveri ma anche la volontà e la capacità di agire in prima persona per l’attuazione dei principi costituzionali e universali di solidarietà, giustizia e uguaglianza.
Ore 20.30
INNO ALLA LIBERTA'.
Concerto in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani 2024
Sala dei Giganti dell’Università di Padova, Arco Valaresso
Promosso dal Concentus Musicus Patavinus e dal Centro per i Diritti Umani dell’Università di Padova, il concerto prevede l’esecuzione di un quartetto d’archi di Haydn su strumenti musicali frutto del lavoro di liuteria del progetto "Metamorfosi" della Casa dello Spirito e delle Arti. Il progetto trasforma il legno delle barche dei migranti in strumenti musicali e oggetti sacri, realizzati da persone detenute nei carceri di Opera, Secondigliano, Monza e Rebibbia. A seguire, lo stesso quartetto verrà inserito all'interno dell'orchestra del Concentus Musicus Patavinus che insieme al coro del CMP eseguirà la Fantasia Corale di Beethoven, antecedente musicale della IX sinfonia con l'Inno alla gioia.
La Conferenza “La Cura dei Diritti Umani” è promossa da: Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” e Cattedra Unesco Diritti umani, democrazia e pace dell’Università di Padova, Advocacy Hub, Student’s Voices at the Human Rights Centre, Comune di Padova, Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, Rete delle Università Italiane per la Pace, Rete delle Cattedre Unesco Italiane, Rete Nazionale delle Scuole di Pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Archivio Pace Diritti Umani Regione del Veneto.
Con la partecipazione dei “Giovani Costruttori di Pace” e delle studentesse e studenti di: Corso di laurea “Scienze politiche, relazioni internazionali, diritti umani” e Corso di Laurea magistrale in “Human Rights and Multi-level Governance”, Università di Padova; Liceo Scientifico “Eugenio Curiel” (Padova), Liceo “Concetto Marchesi” (Padova), Istituto Tecnico Industriale Settore Tecnologico "Francesco Severi" (Padova), Istituto di Istruzione Superiore Tecnico Professionale “Leonardo da Vinci” (Padova), Istituto di Istruzione Superiore “Giovanni Valle” (Padova), Liceo Ginnasio Statale “Giorgione” (Castelfranco Veneto).
La Conferenza “La Cura dei Diritti Umani” è parte integrante del Programma nazionale di Educazione Civica per la formazione di giovani costruttrici e costruttori di pace sui passi di Francesco “Immagina” 2024-2025.