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NEWSLETTER N. 15 - Ottobre 2012

2° Corso di Alta Formazione per esperti in Educazione civica, diritti umani, cittadinanza, costituzione (A.A. 2009/2010)

Programma “Cittadinanza  e  Costituzione” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

“In cammino” di Antonio Spinelli

Negli ultimi anni, all’interno della sperimentazione relativa a Cittadinanza e Costituzione, è stato sviluppato un percorso didattico sui fenomeni migratori, tematica al crocevia di un nodo complesso di concetti (identità, cittadinanza, globalizzazione, intercultura, ecc.) e di rimandi alla storia e all’attualità, nonché ancorata ai più importanti strumenti previsti dal codice internazionale dei diritti umani.   
Si tratta di un argomento che si offre “naturalmente” ad un approccio inter e transdisciplinare ed è in quest’ottica che è stato proposto all’interno di un curricolo verticale di Cittadinanza e Costituzione pensato per una Scuola secondaria di I grado.
Abbozzata e sperimentata già qualche anno fa, la proposta è stata ripensata e ristrutturata per il 2° Corso di Alta Formazione per docenti esperti in Educazione civica, diritti umani, cittadinanza, costituzione del Centro diritti umani (A. A. 2009/2010) e inserita nel POFT del Comune di Vicenza (A. S. 2011-2012).

Obiettivi
- Partecipare al processo di integrazione nelle e delle diversità.
- Sviluppare un pensiero critico e informato sul fenomeno migratorio.
- Accettare e valorizzare le differenze. 
- Riconoscere stereotipi e pregiudizi.
- In base alle conoscenze, individuare e valorizzare i diversi patrimoni culturali. 
- Operare confronti in un’ottica di decentramento culturale. 
- Individuare le interazioni tra le diverse culture.   
- Individuare cause, caratteristiche e conseguenze dei fenomeni migratori in un’ottica glocale.
- Riflettere sul rapporto tra le situazioni contingenti e il paradigma dei diritti umani.
- Riconoscere il nesso tra la normativa nazionale e quella europea o internazionale inerente ai diritti umani, con riferimenti sia alla storia sia all’attualità.

Destinatari 
Il percorso si rivolge agli studenti del terzo anno della Scuola secondaria di I grado. 
La presente proposta didattica può essere inserita come sperimentazione nell’ambito dell’ora di Cittadinanza e Costituzione oppure, più in generale, come approfondimento in materie letterarie (DPR 89/2009, art. 5.5) o comunque all’interno di materie quali quelle di Italiano e Storia, anche se la proposta ha un taglio interdisciplinare.

Contenuti
Il percorso si articola in 5 tappe. La sua caratteristica è di essere modulabile, nel senso che vengono indicati gli step, le diramazioni, gli apporti interdisciplinari, i metodi, ecc., ma ogni docente può decidere su quali aspetti soffermarsi maggiormente e quali strumenti e metodologie utilizzare, o, ancora, se inserire autonomamente nuovi spunti non previsti inizialmente. Da questo punto di vista, si tratta di una proposta strutturata, ma che è cangiante in base alle risposte/proposte della classe e dei docenti. 
All’interno della macrotematica dei flussi migratori, la scelta è caduta sull’emigrazione italiana messa in relazione ai fenomeni migratori attuali, proprio perché favorisce, tramite un parallelismo immediato, il raggiungimento dell’obiettivo di comprendere il presente alla luce del passato e di costruire le basi per un pensiero aperto all’alterità e libero da stereotipi e per un atteggiamento improntato al riconoscimento della diversità e al rispetto di tutti gli esseri umani.
Il percorso prevede la visione di film, l’utilizzo della LIM e delle tecnologie in generale, il lavoro su storie, dati statistici, immagini, testi di varia tipologia, ecc. e prevede un approccio laboratoriale (con un lavoro di ricerca, anche attraverso l’apprendimento collaborativo) e attivo da parte degli studenti.

Punti di forza
- Utilizzo di linguaggi diversi (cinema, letteratura, testimonianze, musica, ecc.).
- Approccio interdisciplinare (coinvolgimento di Italiano, Storia, Geografia, Musica, Arte, Inglese, Scienze, Motoria, Religione, Tecnologia).
- Utilizzo di metodologie diversificate (lezione frontale, lavori di gruppo, uso delle nuove tecnologie, ecc.).
- Coinvolgimento degli studenti nell’Istituto (interviste, raccolta dati statistici, mostre, ecc.) e sul territorio (famiglie degli alunni, italiane e straniere).

Punti di debolezza
- Il percorso presuppone un certo grado di autonomia da parte del docente che lo adotta e quindi è necessario che ci sia disponibilità ad approfondire gli argomenti, ad autoformarsi o a formarsi insieme agli altri docenti, a superare le difficoltà legate alle tecnologie, a modulare il proprio orario settimanale in modo tale da dedicare uno spazio adeguato al percorso stesso. 
- Il percoso educativo va integrato con incontri con associazioni presenti sul territorio che non è stato possibile attivare, e di conseguenza sarebbe importante implementare la possibilità di lavorare nell’ottica della cittadinanza attiva.

Prodotti realizzati: 
- Lavori individuali e di gruppo con l’ausilio di pc e LIM: interpretazioni di film, presentazioni, grafici, video, esecuzioni musicali, ecc. (eventuale lavoro teatrale, in questo caso sperimentato in un’altra circostanza e in un altro anno scolastico).
- Interviste nella scuola e nel proprio comune.
- Mostra finale.

 

Programma mondiale per l’educazione ai diritti umani delle Nazioni Unite

Nazioni Unite: pubblicato il rapporto 2012 sugli sviluppi ottenuti in relazione agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio

l Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban-Ki Moon ha recentemente lanciato il Rapporto 2012 sui progressi ottenuti in relazione agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals – MDGs), redatto dalla Task Force sugli MDGs.
Il Rapporto, dal titolo “Partnership globale per lo sviluppo: fare della retorica una realtà”, traccia un bilancio relativo al rispetto degli impegni assunti dagli Stati per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
Da quanto emerge dal Rapporto, nonostante alcuni obiettivi siano stati raggiunti prima della scadenza fissata al 2015, per la prima volta in molti anni si registra un declino degli aiuti che rischia di rallentare in maniera significativa il processo di sviluppo avviato fino ad ora. Dopo aver raggiunto un picco nel 2010, nel 2011 il volume totale dell'Aiuto pubblico allo sviluppo (APS) è sceso del 3% circa, mentre sono aumentati gli ostacoli per i paesi in via di sviluppo nell’accesso al mercato per le loro esportazioni.
A meno di tre anni dalla scadenza fissata nel 2015, alcuni importanti target sono stati raggiunti, ma il conseguimento dei restanti obiettivi rimane una sfida per la comunità internazionale, attuabile solo se i Governi rimangono fedeli ai loro impegni assunti oltre dieci anni fa.
Anche in materia di partenariato globale per lo sviluppo il Rapporto evidenzia che sono stati compiuti solo progressi limitati. Nonostante i paesi più poveri abbiano goduto della cancellazione del debito, molti di loro sono ancora vincolati da obblighi insostenibili. E mentre sono stati stanziati nuovi finanziamenti per combattare alcune malattie specifiche, poca attenzione è stata data per l'aumento della disponibilità e la maggiore accessibilità ai farmaci essenziali. Il Rapporto invita la comunità internazionale ad onorare le sue promesse impegnandosi formalmente e praticamente per far fronte a questa situazione.
La Gap Task Force sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio è istituita dal Segretario Generale delle Nazioni Unite per coordinare le attività di oltre 20 Agenzie delle Nazioni Unite impegnate nell’attuazione degli obiettivi ed è diretta congiuntamente da UNDESA e UNDP.

 

 

Programma dell'UNESCO "Educazione per tutti"

L’UNESCO ha pubblicato il rapporto 2012 dell’EFA Global Monitoring Report, dal titolo "Youth and skills: Putting education to work” (Giovani e competenze: mettere al  lavoro l'educazione).
Il rapporto si divide in due parti:
Parte I “Monitoring progress towards the EFA goals”, dove vengono analizzati i 6 obiettivi, evidenziando in ciascuno i progressi fatti ed i problemi ancora aperti.
Parte II "Putting Education to work", nella quale si approfondisce il terzo gol EFA (promuovere l'apprendimento e le competenze per giovani ed adulti), e vengono analizzati con particolare attenzione i diversi aspetti relativi alla formazione di competenze dei giovani
Nel Rapporto l’EFA Global Monitoring Report parte dalla considerazione che molti giovani di tutto il mondo, in particolare quelli svantaggiati, abbandonano la scuola senza disporre delle competenze di cui hanno bisogno per prosperare nella società e per trovare posti di lavoro dignitosi. Questi fallimenti in ambito educativo stanno mettendo a rischio la crescita economica equa e la coesione sociale ed impediscono a molti paesi di beneficiare dei potenziali vantaggi derivanti dalla crescita della popolazione giovanile. 

 

Programma del Consiglio d’Europa sull’Educazione per la cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani

Dal 5 all’11 ottobre 2012 il Consiglio d’Europa ha organizzato a Strasburgo il primo Forum mondiale della democrazia con l’obiettivo di discutere e di individuare risposte democratiche alle sfide economiche, sociali e politiche alle quali le società contemporanee devono far fronte.  Il titolo specifico di questa prima edizione del Forum è infatti: “Colmare il divario - Democrazia tra vecchi modelli e nuove realtà”. Il Forum ha visto la partecipazione di personalità politiche di alto livello, leader d’opinione, Premi Nobel per la Pace e attivisti della società civile ed è stato articolato in quattro giornate di lavoro.

 

 

Iniziative dell’Unione Europea per i diritti umani

  Le priorità indicate dall’UE in occasione della 67° sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
L’Unione Europea e i suoi Stati membri, in linea con le proprie priorità di medio termine, hanno definito alcune questioni di interesse primario da discutere durante la 67a sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite:

-    Le azioni di follow-up e l’implementazione dei risultati della Conferenza sullo sviluppo sostenibile Rio +20;
-    L’esame, nel 2013, dei target raggiunti in relazione agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e la preparazione delle azioni da sviluppare nel periodo post 2015;
-    La promozione dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto;
-    Il rafforzamento dell’efficacia del sistema delle Nazioni Unite, attraverso il sostegno alle riforme necessarie nei settori chiave del mantenimento della pace e dell’assistenza umanitaria.


In materia di diritti umani, in particolare, l’Unione Europea concentrerà i propri sforzi per combattere la violenza e la discriminazione di genere, per la promozione e protezione della libertà di espressione e di associazione, per combattere la tortura e altri trattamenti inumani o degradanti, per la ratifica della Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale del 1965 e per la promozione dei diritti dei bambini e dei popoli indigeni.
Tali priorità sono state definite dal Consiglio dell’Unione Europea il 23 luglio 2012. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, giunta quest’anno alla sua 67° sessione, si è aperta a New York il 18 settembre e si concluderà nel settembre del 2013.

 

  L'Unione europea è stata insignita del Premio Nobel per la pace 2012. Tra le motivazioni, il Comitato per il Premio Nobel ha evidenziato che uno dei più prestigiosi riconoscimenti viene concesso all'UE in quanto "da oltre sessant’anni contribuisce a promuovere pace, riconciliazione, democrazia e diritti umani in Europa".

La Presidenza dell’Associazione Universitaria di Studi Europei, AUSE, ha diffuso un commento al conferimento del Premio Nobel per la Pace all’Unione Europea

 

Difensori dei diritti umani: pedagogia dell’esempio

Uno degli ultimi vincitori del premio Sakharov (premio istituito dal Parlamento Europeo allo scopo di premiare personalità od organizzazioni che abbiano dedicato la loro vita alla difesa dei diritti umani e delle libertà individuali) è il gruppo  San José de Apartadó Peace Community (Comunità di pace di San José de Apartadó, Colombia). Si tratta di una comunità rurale di circa 1500 abitanti che vivono nel nord della Colombia. Non appartengono a nessuna organizzazione, non portano armi, e sono uniti da un'incrollabile volontà di pace. La loro pacifica resistenza per sostenere la libertà per tutti è stata brutalmente combattuta dallo Stato. Negli ultimi tredici anni hanno perso quasi 200 membri della comunità che sono stati uccisi dai militari, paramilitari e dalla guerriglia.
I membri della comunità, nonostante tutto, continuano a perseguire un'etica di pace, dando così un esempio per tutti i popoli minacciati.

 

Iniziative della Regione del Veneto

 Presentazione annuario italiano dei diritti umani 2012 al Comitato regionale per i diritti umani e per la cultura di pace
Lunedì 15 ottobre 2012 si è riunito a Palazzo Balbi a Venezia il Comitato regionale per i diritti umani e per la cultura di pace.

E’ un progetto di ricerca sostenuto dalla Regione quello che sta alla base della pubblicazione dell’Annuario Italiano dei diritti umani 2012, realizzato dal Centro Diritti Umani dell’Università di Padova. Lo ha detto l’assessore regionale ai diritti umani e alle politiche di genere Isi Coppola in occasione della presentazione alla stampa della seconda edizione dell’Annuario che fornisce un quadro della situazione italiana, in relazione alle raccomandazioni e ai rilievi che gli organismi internazionali di controllo hanno rivolto all’Italia, toccando temi come i diritti dei minori, la violenza sulle donne e le forme di sfruttamento, le discriminazioni nei confronti di rom e sinti, i diritti umani nella gestione dei flussi migratori dal Nordafrica, le norme in materia di bioetica e biodiritto, il grado di convergenza tra i tribunali italiani e le corti internazionali.
Dopo l’edizione del 2011, l’Annuario 2012 propone per la prima volta anche una “agenda italiana dei diritti umani”, per meglio mettere a fuoco le sfide immediate e di lungo periodo che istituzioni e società devono affrontare nel perseguire la piena realizzazione dei diritti di tutti. Alla presentazione, insieme all’assessore Coppola, hanno partecipato Marco Mascia Direttore del Centro interdipartimentale sui diritti umani dell'Università degli Studi di Padova, Antonio Papisca Direttore dell’Annuario, Paolo De Stefani, Claudia Pividori e Pietro De Perini membri del Gruppo di ricerca e redazione dell’Annuario.

L’Assessore ha sottolineato che il Veneto è stata la prima regione italiana a dotarsi di una legge in materia di diritti umani e cultura di pace e in questo campo ha fatto scuola. Si è instaurato uno straordinario rapporto tra la Regione e il Centro Diritti Umani dell’Università di Padova, che è assurto ad un ruolo internazionale di grande spessore. Oggi Venezia è sede di un master specifico che vede coinvolte 41 università europee. In questo contesto, l’Annuario – ha detto l’Assessore Coppola - si colloca come strumento che fa fare un passo in avanti all’Italia nell’attività di reporting richiesta dai vari organismi internazionali e di monitoraggio su un tema trasversale come quello dei diritti umani.

 

Iniziative del Centro diritti umani e della Cattedra UNESCO dell’Università di Padova

Continua il progetto [ http://unipd-centrodirittiumani.it/it/notizie/nazioni-unite-conclusione-dei-lavori-della-quarta-sessione-ordinaria-del-consiglio-diritti-umani Cittadinanza e Costituzione: apprendere l'Unione Europea a scuola, coordinato dal Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell’Università di Padova e co-finanziato dalla Commissione europea/Programma Jean Monnet/Attività di informazione e ricerca per "Apprendere l'Unione Europea a Scuola". Partner del progetto sono il MIUR e l'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica (ANSAS, ex Indire), 
Dopo le fasi, ormai concluse, di aggiornamento degli insegnanti-tutors, di lavoro sulla piattaforma e-learning dell’INDIRE, di elaborazione, da parte dei docenti, di mappe concettuali e obiettivi didattici, utili per la costruzione di un curricolo sull’integrazione europea nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione, il Centro diritti umani sta ora predisponendo sei newsletters tematiche rispettivamente dedicate a:

1    Unione Europea, dialogo civile, partecipazione democratica; 
2    Diritti umani e Unione Europea; 
3    La Cittadinanza Europea; 
4    Unione Europea e tutela dei diritti degli appartenenti a gruppi vulnerabili (migranti, minori, donne, persone con disabilità); 
5    Identità europea e dialogo interculturale; 
6    Educazione alla Cittadinanza democratica e ai diritti umani.

Con questo progetto il Centro interdipartimentale sui diritti dellapersona e dei popoli dell’Università di Padova ha inteso svolgere un’azione formativa focalizzata sul paradigma dei diritti umani quale fondamento, insieme con lo stato di diritto e i principi democratici, dell’Unione Europea, per l’esercizio di una cittadinanza attiva e responsabile in dialogo con le istituzioni e gli organi dell’Unione.
All’interno delle newsletter verranno segnalati alcuni elaborati degli insegnanti-tutors come esempi di riflessione, a livello didattico, inerente la tematica trattata.


 

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