NEWSLETTER N. 3 - Agosto 2010

La scuola per i diritti umani e la cittadinanza democratica
Centro diritti umani e Cattedra UNESCO Diritti umani, democrazia e pace dell'Università di Padova - Archivio Pace Diritti Umani - Peace Human Rights della Regione del Veneto
Con questa Newsletter il Centro diritti umani, la Cattedra UNESCO e l'Archivio Pace Diritti Umani si propongono di:
- contribuire a promuovere la cultura universale dei diritti umani mediante la condivisione delle conoscenze, lo sviluppo dei valori e il rafforzamento di attitudini e comportamenti che promuovono i diritti umani, la messa in atto di azioni intese a difendere e promuovere i diritti umani, la costruzione di capacità di azione civica e politica democratica;
- sostenere percorsi di educazione ai diritti umani intesa come educazione all'assunzione di responsabilità per lo svolgimento di ruoli di cittadinanza attiva e democratica;
- mantenere un contatto in chiave di “curriculum development” con quanti hanno collaborato alle diverse iniziative di formazione attuate dal Centro e dalla Cattedra UNESCO in collaborazione con la Regione del Veneto;
- fornire materiali di studio sui programmi di educazione ai diritti umani, alla democrazia e alla pace promossi in particolare dal MIUR, attraverso la sperimentazione dell’insegnamento “Cittadinanza e Costituzione”, dalle Nazioni Unite, dall’UNESCO, dal Consiglio d’Europa e dall’Unione Europea;
- riflettere sulle trasformazioni in atto dello statuto e della pratica della cittadinanza, alla luce sia della Costituzione e del vigente Diritto internazionale dei diritti umani sia degli accelerati processi di multiculturalizzazione delle nostre società.
Programma “Cittadinanza e Costituzione” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
In coerenza con le finalità di questa newsletter sopra dichiarate, presentiamo alcune buone pratiche attuate nelle scuole della Regione Veneto, scegliendo fra le reti di scuole che hanno avviato la sperimentazione prevista dal Ministero dell’Istruzione per l’educazione di “Cittadinanza e Costituzione” ed ottenuto il finanziamento per i loro progetti.
Lo scopo è quello di conoscere come, nella pratica, sono stati realizzati gli obiettivi che il progetto prevedeva.
La prima esperienza che presentiamo riguarda una Rete di Vicenza che vede come capofila il Liceo Brocchi di Bassano del Grappa:
PROGETTO COSTITUZIONE GLOCAL-MENTE
L’educazione: l’utopia necessaria
“Di fronte alle molte sfide che ci riserva il futuro, l’educazione ci appare come un mezzo prezioso e indispensabile che potrà consentirci di raggiungere i nostri ideali di pace, libertà e giustizia sociale.”Da L’educazione è un tesoro, Jacques Delors
Costituzione Glocal-mente è un progetto di una rete di scuole di istruzione secondaria di secondo grado che hanno realizzato, con i propri studenti, percorsi legati alla Costituzione, ai Diritti Umani e alla cittadinanza attiva.
L’esperienza, come viene illustrato nella presentazione, ha previsto una scelta comune di finalità, metodologie e tematiche, ma si è poi diversificata nello specifico percorso didattico delle scuole, le quali di conseguenza hanno prodotto materiali originali in rapporto alle esperienze attuate.
Pur nel rispetto dei diversi percorsi formativi proposti, infatti, è stato possibile trovare temi che hanno permesso la fattiva collaborazione tra gli Istituti della rete, le cui referenti si riunivano periodicamente per l’azione di monitoraggio, e l’elaborazione di strumenti e griglie di analisi comuni.
Sono state organizzate videoconferenze, incontri con esperti, gli studenti hanno incontrato il Direttore e il personale docente del Centro Diritti Umani di Padova, responsabili delle ONG locali.
A conclusione della sperimentazione è stato organizzato un Convegno ad Asiago che ha visto la partecipazione di 150 studenti delle diverse scuole della rete, i quali hanno lavorato, con modalità di cooprazione e con il supporto di insegnanti esperti, in specifici workshop su alcuni dei temi trattati durante il corso dell’anno:
1. partecipazione democratica a scuola
2. dialogo interculturale: incontro con l’altro
3. ambiente e sviluppo sostenibile
4. inclusione: lotta alla povertà
5. la costituzione è ….
La documentazione del progetto è pubblicata nel sito dell’ANSAS, nello spazio “Cittadinanza e Costituzione” cercando il progetto Costituzione Glocal-mente, oppure nel social network www.civillifelab.ning.com sempre alla voce Costituzione glocal-mente.
Programma mondiale per l’educazione ai diritti umani delle Nazioni Unite
L’educazione ai diritti umani viene sollecitata a tutti i livelli istituzionali come fondamento educativo di una corretta educazione democratica. Le Nazioni Unite hanno da tempo predisposto numerose pubblicazioni per promuovere politiche ed interventi specifici sull’educazione ai diritti umani che permettano a tutti di comprendere l’importanza della tematica ed un insegnamento che preveda il riconoscimento dei diritti che ineriscono ad ognuno di noi, in quanto appartenenti alla comune famiglia umana, per cogliere il significato della dignità della persona e la necessità del rispetto di ciascuno.
Le pubblicazioni sono liberamente scaricabili (vedi sul sito dell’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite) e di diversa struttura: dalle linee guida per la didattica alle indicazioni per una corretta organizzazione dell’istituzione nazionale, che comprendono anche uno specifico riferimento alla formazione degli insegnanti.
Di grande interesse anche la pubblicazione delle buone pratiche educative in: Human Rights Education in the School Systems of Europe, Central Asia and North America: A Compendium of Good PracticeSi tratta della restituzione delle attività svolte da diversi Paesi all’interno del World Programme for Human Rights Education dell'Alto Commissario per I diritti umani delle NU.
Programma dell'UNESCO "Educazione per tutti"
Nella conduzione del grande programma EFA (Education for all), l’UNESCO si è posta come finalità generale quella di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del Millennio concordati sul piano internazionale, assumendosi in tal modo la responsabilità della cooperazione fra tutti gli attori internazionali ed il sostegno nelle attività globali. In quest’ottica gestisce attività di ricerca e monitoraggio delle diverse situazioni collegate con l’educazione ai vari livelli, in riferimento alle politiche, ma anche alle specifiche problematiche presenti nei diversi contesti geografici.
Un aspetto ritenuto sempre essenziale è la situazione esistente e la preparazione professionale degli insegnanti, attraverso la produzione di materiali per la loro formazione ed una valutazione comparata delle situazioni esistenti. La ricerca viene svolta dall’UNESCO; utilizzando in particolare l’Istituto di Statistica interno all’Agenzia, attraverso la comparazione dei dati nazionali ed in collaborazione con le cattedre UNESCO ed i networks collegati e le informazioni del Global Monitoring Report.
Davvero interessante il rapporto del 2007: Research analysis: Attracting, developing and retaining effective teachers: A global overview of current policies and practices (Ricerca d’analisi: Attrarre, sviluppare e trattenere gli insegnanti efficaci: una visione d'insieme delle attuali politiche e prassi).
L’analisi, dopo aver evidenziato i diversi aspetti significativi riferiti alla formazione degli insegnanti nel mondo, rileva la difficoltà di comparare situazioni diametralmente opposte, anche nelle scelte politiche, e la necessità di una corretta formazione di base per garantire la qualità dell’insegnamento.
Il principale riferimento è alla Recommendation concerning the Status of Teachers adottata dall’ILO e dall’UNESCO nel 1966.
Sempre in riferimento alla situazione docente, interessanti anche le Guidelines for the design and effective use of teacher codes of conduct (Linee guida per codici di condotta dell’insegnante)
Programma del Consiglio d’Europa sull’Educazione per la cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani
Nelle giornate del 4 e 5 giugno 2010 si è svolta a Ljubljana, in Slovenia, una Conferenza dei Ministri dell’Educazione del Consiglio d’Europa
Il focus della discussione ha riguardato l’educazione, ed in particolare il ruolo degli insegnanti, per la ricerca di soluzioni condivise, efficaci e valide, per affrontare le sfide poste dalle società contemporanee, in particolare considerando la crescente diversità culturale odierna.
La Conferenza giunge subito dopo l’adozione della Carta Europea sulla Educazione per la Cittadinanza Democratica e l’Educazione ai Diritti Umani, dell’11 maggio 2010.
Il tema trattato a Ljubljana, di conseguenza, pur riguardando specificamente le politiche per l’educazione e la formazione degli insegnanti, si può leggere alla luce del fondamento indicato nella Carta riferito al diritto all’educazione sancito nel Diritto internazionale dei diritti umani.
La Conferenza ha trattato, nello specifico, tre tematiche:
A- Competenze degli insegnanti per le diverse società democratiche;
B- Riconoscimento sociale e sviluppo professionale;
C- Partenariati e reti nel settore dell’Istruzione.
Al termine della Conferenza è stata proclamata una Dichiarazione nella quale si invitano i governi a favorire l’educazione professionale con adeguate scelte politiche:
Nella stessa Conferenza sono state quindi adottate due Risoluzioni:
Risoluzione (MED 23-13) sul miglioramento della formazione degli insegnanti attraverso il programma Pestalozzi.
Risoluzione (MED 23-15) sul Programma Educazione del Consiglio d’Europa nel contesto della riforma istituzionale.
Risulta evidente, dalla lettura dei documenti, il collegamento valoriale e concreto delle conclusioni e delle indicazioni della Conferenza di Ljubljana alla Carta Europea sulla Educazione per la Cittadinanza Democratica e l’Educazione ai Diritti Umani sopra ricordata, sia per i riferimenti continui alla democrazia che a quelli alle differenze culturali presenti nella società odierna.
Iniziative dell’Unione Europea per i diritti umani
Una pubblicazione molto recente, articolata in due distinti papers fra loro collegati, è stata fatta dall’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione Europea (FRA) e relativa all’Educazione ai diritti umani:
Institutional needs assessment for Human Rights Education - Human Rights Education stakeholder consultation mapping and institutional needs assessment (2010). Questa prima parte è un’indagine di valutazione dell’esistente e delle necessità per la promozione e lo sviluppo di politiche e percorsi educativi relativi all’Educazione ai diritti umani.
Human Rights Education mapping (2010). Interessante e completa panoramica delle strutture istituzionali, a livello internazionale universale e regionale, che si occupano dell’educazione ai diritti umani, correlando in tal modo i vari interventi dell’Alto Commissario per i diritti umani, dell’UNESCO, dell’HREA, dell’OSCE, del Consiglio d’Europa, dell’Unione Europea e di altri gruppi governativi e non governativi sulla tematica. Di particolare interesse la riflessione sull’importanza degli insegnanti , sul loro ruolo centrale per un’educazione di alta qualità in quanto possono esercitare forte influenza e potere discrezionale nelle loro aule, nonostatnte la necessità del rispetto dei programmi nazionali che a volte limitano la reale possibilità di una corretta didattica per i diritti umani.
Difensori dei diritti umani: pedagogia dell’esempio
Il 15 luglio è ricorso il primo anniversario dell’uccisione di Natalia Estemirova, nota attivista cecena che lavorava per la difesa dei diritti umani nella regione del Caucaso del nord, esponente dell'organizzazione non governativa Memorial. La giornalista, molto vicina ad Anna Politkovskaia, assassinata nel 2006 a Mosca, va ricordata come una delle poche persone ad aver denunciato apertamente nei suoi reportage le violazioni dei diritti umani commesse in Cecenia a partire dal conflitto tra indipendentisti ed esercito russo all’indomani della caduta dell’Unione Sovietica.
Natalia Estemirova si era distinta sia per la documentazione di gravi atti di violazione dei diritti fondamentali, come torture, maltrattamenti, sparizioni forzate, sia per l’aiuto a sfollati e persone svantaggiate cecene.
Proprio l’impegno a difesa dei diritti umani, secondo i suoi colleghi, è stato la causa del suo rapimento e della sua uccisione.
Dossiers dell'Archivio Pace Diritti Umani - Peace Human Rights
Fra i diversi Dossier di approfondimento del Centro diritti umani, presentiamo: Le istituzioni nazionali per I diritti umani.
Analisi della situazione nazionale in rapporto alle strutture specializzate di promozione e protezione dei diritti umani, secondo quanto previsto dagli organismi internazionali e dalla società civile.
La necessità è quella di attrezzare i sistemi nazionali di una adeguata "infrastruttura diritti umani", articolata essenzialmente nella "Commissione nazionale per i diritti umani" (organo collegiale) e nel "Difensore civico nazionale" (organo monocratico), secondo la Risoluzione 43/134 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il Dossier evidenzia l'anomalia italiana in questo ambito: esiste una articolazione sub-nazionale ma mancano le strutture apicali riconducibili al modello raccomandato in sede universale ed europea. Per mettere il Paese in regola con gli standards internazionali occorre procedere subito alla costituzione sia della Commissione nazionale diritti umani sia del Difensore civico nazionale.
Di grande interesse le schede di approfondimento che riallacciano questa nostra situazione alle specifiche indicazioni internazionali secondo una reale e proficua ottica glocale.
Iniziative del Centro diritti umani e della Cattedra UNESCO dell’Università di Padova
Sono aperte le preimmatricolazioni al Corso di Laurea magistrale in Istituzioni e politiche dei diritti umani e della pace dell'Università di Padova. Il Corso assume un’identità sempre più professionalizzante grazie soprattutto alla attivazione di nuovi moduli dedicati all’esercizio delle tecniche di tutela dei diritti umani e alle operazioni di pace con il coinvolgimento del civile e fornisce una formazione interdisciplinare e "orientata all'azione" sulle problematiche politiche, giuridiche, socio-economiche, culturali e tecnico-operative riguardanti le politiche locali, nazionali, europeee internazionali che promuovono la pace, i diritti umani, lo stato didiritto, la sicurezza umana.
La domanda obbligatoria di preimmatricolazione va presentata via web dal 26 luglio al 10 settembre 2010.
• Per maggiori informazioni:
• www.unipd.it/offerta_didattica/immatricolazioni10_cm.htm
http://unipd-centrodirittiumani.it/
Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli
Cattedra UNESCO Diritti umani, democrazia e pace
Archivio Pace Diritti Umani - Peace Human Rights
Università degli Studi di Padova
Via Martiri della Libertà, 2 - 35137 Padova
Tel. 049 827 1811 - Fax 049 827 1816
mail: amelia.goffi@centrodirittiumani.unipd.it
web: http://unipd-centrodirittiumani.it
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