diritti umani

NEWSLETTER N. 7 - Dicembre 2011

2° Corso di Alta Formazione per esperti in Educazione civica, diritti umani, cittadinanza, costituzione (A.A. 2009/2010)

La scuola per i diritti umani e la cittadinanza democratica

Centro diritti umani e Cattedra UNESCO Diritti umani, democrazia e pace dell'Università di Padova - Archivio Pace Diritti Umani - Peace Human Rights della Regione del Veneto

Con questa Newsletter il Centro diritti umani, la Cattedra UNESCO e l'Archivio Pace Diritti Umani si propongono di:

- contribuire a promuovere la cultura universale dei diritti umani mediante la condivisione delle conoscenze, lo sviluppo dei valori e il rafforzamento di attitudini e comportamenti che promuovono i diritti umani, la messa in atto di azioni intese a difendere e promuovere i diritti umani, la costruzione di capacità di azione civica e politica democratica;

- sostenere percorsi di educazione ai diritti umani intesa come educazione all'assunzione di responsabilità per lo svolgimento di ruoli di cittadinanza attiva e democratica;

- mantenere un contatto in chiave di “curriculum development” con quanti hanno collaborato alle diverse iniziative di formazione attuate dal Centro e dalla Cattedra UNESCO in collaborazione con la Regione del Veneto;

- fornire materiali di studio sui programmi di educazione ai diritti umani, alla democrazia e alla pace promossi in particolare dal MIUR, nel quadro del programma “Cittadinanza e Costituzione”, dalle Nazioni Unite, dall’UNESCO, dal Consiglio d’Europa e dall’Unione Europea;

- riflettere sulle trasformazioni in atto dello statuto e della pratica della cittadinanza, alla luce sia della Costituzione e del vigente Diritto internazionale dei diritti umani sia degli accelerati processi di multiculturalizzazione delle nostre società.

 

Programma “Cittadinanza  e  Costituzione” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Fra i 12 progetti veneti del concorso per le scuole “Cittadinanza, Costituzione, Sicurezza” che hanno superato la selezione e sono stati finanziati, segnaliamo il primo in graduatoria, riferito alla rete delle 21 scuole del comprensorio di Bassano del Grappa che fa capo alla Direzione Didattica di Rosa’ (Vi).

Il progetto ha per titolo: “Nella costituzione la nostra sicurezza” e dichiara come finalità primaria quello di valorizzare il tema della cultura della salute e della sicurezza, focalizzando lo sguardo sui primi dodici articoli della Costituzione al fine di sviluppare conoscenze e azioni concrete fondate:

· sul rispetto dei diritti umani,

· sulla conoscenza e approfondimento della Costituzione Italiana inserita nel contesto internazionale,

· sul rispetto dell’ambiente in prospettiva di uno sviluppo sostenibile,

 sul rispetto dei luoghi, dei paesaggi e dei beni culturali come patrimonio comune della propria identità,

· sulla promozione di pratiche sportive sane che curino in particolare gli aspetti formativi della persona,

· sulla conoscenza delle regole stradali e della convivenza civile,

· sull’approfondimento di tutti gli aspetti inerenti l’assunzione di atteggiamenti e comportamenti che promuovono il benessere psico-fisico.

Per raggiungere tali obiettivi le scuole stanno lavorando in collaborazione con le diverse agenzie educative del territorio con lo scopo di far assumere agli studenti, con modalità attiva e consapevole, la cultura della sicurezza e la capacità di riflessione sul lavoro sociale, ed in particolare far acquisire un’etica di responsabilità individuale e sociale.
Il percorso educativo proposto potenzia la consapevolezza rispetto alle problematiche della salute, sicurezza, partecipazione attiva a partire dal livello cognitivo, per giungere, attraverso esperienze dirette, ad influenzare attitudini e motivazioni che preludono al comportamento.Il progetto vede coinvolti più istituti e più ordini di scuola: dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, con il coinvolgimento di altre agenzie educative del territorio.Gli obiettivi educativi, affrontati nei diversi livelli: cognitivo, attitudinale, valoriale, comportamentale, vengono perseguiti con un processo “ a spirale” nell’arco dei tre ordini di scuola. Anno per anno gli argomenti vengono ripresi, adeguati al nuovo livello psico-affettivo e sociale dello studente , approfonditi e ampliati in un curriculum continuo e coerente.

Sono previsti tre ambiti operativi:

  • Educazione alla sicurezza: “Sicurezza in cattedra”
  • Educazione alla cittadinanza attiva
  • Educazione alla salute e al benessere

Il progetto ha permesso alle scuole della Rete di consolidare ed allargare la cerchia di partner attraverso il coinvolgimento plurimo di diverse istituzioni (Enti locali, ASL, Parrocchie, Protezione Civile) ed associazioni, gruppi sportivi e di volontariato.
È stato costituito uno specifico sito della rete, dal quale possono essere ricavate tutte le informazioni utili e la visualizzazione completa del progetto.

Interessante notare come il progetto di “Cittadinanza, Costituzione e Sicurezza” sopra descritto si inserisca all’interno di un’esperienza davvero speciale che vede coinvolto il Comune di Rosà, attraverso l’associazione di volontariato “Amici del Villaggio”, che opera nel campo della promozione dei diritti umani, in particolar modo dei diritti dell’infanzia e dei giovani, coinvolgendo concretamente la comunità locale. L’associazione svolge numerose attività, fra cui il Magnifico Consiglio dei Ragazzi, nato nel 2006 e composto da 48 tra ragazze e ragazzi dei quartieri e delle frazioni del comune di Rosà, allo scopo di promuovere il loro diritto all’esercizio della cittadinanza attiva nelle questioni che li riguardano, di ascoltare le loro opinioni e tenerne conto nei processi decisionali.

Nel 2007 l’associazione Amici del Villaggio, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, dei quartieri, delle frazioni, di enti ed associazioni culturali, sportive ed economiche del territorio, ha promosso e sostenuto l’Anno del Bambino Rosa’ 2007. Un grande risultato è stata l’istituzione dell’Assessorato all’Infanzia, che il Sindaco ha voluto per sé data la trasversalità della posizione che ricopre. Attraverso lo sviluppo di questa struttura permanente viene assicurata un’attenzione prioritaria alla prospettiva dei bambini.
Per iniziativa di questa associazione è stato inserito nello Statuto Comunale un articolo riguardante il rispetto dei diritti dei bambini, che recita: “[il Comune di Rosà] Riconosce l'individuo appartenente alla fascia dell'infanzia come soggetto di diritto non passibile di discriminazione, assicura che il suo superiore interesse sia considerato prioritario in tutte le azioni intraprese, promuove il pieno sviluppo secondo le capacità e inclinazioni individuali, considera il minore come cittadino dotato di opinioni e capace di assumere decisioni. Fa propria la convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia, ratificata con legge della Repubblica Italiana 176 del 27 maggio 1991, favorendo l'applicazione a livello locale dei suoi principi".

 

Programma mondiale per l’educazione ai diritti umani delle Nazioni Unite

Nel quadro del World Programme for Human Rights Education, e facendo seguito a quanto già presentato precedentemente (vedi nostra Newsletter n.6 del Novembre 2011), si segnala la seconda parte della pubblicazione Contemporary issues in human rights education , relativa alle linee di azione: il ruolo dell'educazione ai diritti umani e gli elementi chiave per l'attuazione, in particolare i sette elementi chiave per una corretta impostazione di percorsi educativi:

1    Celebrazione della diversità: la diversità è un elemento positivo e fondamentale per la costruzione di società pacifiche e sostenibili. Si tratta quindi di un concetto  basilare per un corretto percorso di educazione ai diritti umani.

2    Promozione del multilinguismo: il linguaggio è riconosciuto come aspetto centrale delle tematiche relative all’identità, alla memoria, alla trasmissione di conoscenze e di  nuove forme di espressione culturale. Di conseguenza vanno valorizzati i diversi linguaggi nell’ottica di un rela dialogo interculturale.

3    Promozione del dialogo interreligioso: si segnala come il ruolo della religione nella formazione di una società democratica sia fondamentale. Ne consegue la sua grande importanza per l'educazione ai diritti umani, nell’ottica della promozione alla condivisione delle somiglianze piuttosto che delle differenze.

4    Sistemi educativi sensibili all’uguaglianza di genere: si mette in rilievo come tutte le forme di discriminazione sulla base del genere siano violazioni dei diritti umani e costituiscano un ostacolo significativo per la pace, lo sviluppo sostenibile e il raggiungimento di tutti gli obiettivi di sviluppo internazionalmente riconosciuti.

5    Prevenzione di razzismo, discriminazione e violenza: sono riconosciuti come problemi della massima importanza all’interno della scuola che devono essere affrontati da serie politiche di prevenzione che sostengano la mutua tolleranza ed il dialogo interculturale.

6    Impegno civico dei giovani: si auspica la partecipazione dei giovani nella vita sociale, superando la fase dell’istruzione formale, per consentire l'attuazione e la dimostrazione del valore dei diritti umani nelle situazioni di vita reale.

7    Costituzione di nuovi partenariati: si rileva come l’educazione ai diritti umani dovrebbe andare oltre la scuola per includere tutti gli aspetti della società civile, ma anche collaborazioni tra le istituzioni governative, organizzazioni professionali, organizzazioni di volontariato e del settore privato, ONG e associazioni, istituti di ricerca, di polizia ed esercito.

A questi 7 elementi chiave sono collegati specifici percorsi progettuali di diversi Paesi come esempio di condivisione di un linguaggio comune e dei significati relativi all’educazione ai diritti umani che troviamo di grande stimolo e interesse.

 

Programma dell'UNESCO "Educazione per tutti"


È uscita una breve ma significativa pubblicazione: “Unesco and Education – Everyone has the right to education” (Unesco ed educazione – Ognuno ha diritto all’educazione) che fa il punto sulla situazione della scolarizzazione nel mondo e dei miglioramenti ottenuti, nel rispetto del 2° Obiettivo del Millennio. 
Il lavoro evidenzia come oltre 1,5 miliardi di bambini e di giovani nel mondo siano iscritti nelle scuole materne, elementari, secondarie ed università. Dal 1999 al 2008, si è visto l’incremento di 52 milioni di bambini iscritti alla scuola primaria. 
Il numero di bambini fuori dalla scuola è stato più che dimezzato in Asia meridionale e occidentale, mentre nell’Africa sub-sahariana le iscrizioni sono aumentate di quasi un terzo. L'accesso all'istruzione è in costante espansione; in via di sviluppo le iscrizioni nell'istruzione superiore. Si può quindi dire che l’accesso all'istruzione è aumentato drasticamente. I percorsi innovativi dell'alfabetizzazione e dei programmi di educazione degli adulti stanno trasformando  la vita delle persone svantaggiate.
Ma esiste una serie di ostacoli, tra cui la povertà, che ancora impedisce la scolarizzazione a 67 milioni di bambini, il 53 per cento dei quali sono ragazze e quasi  43 per cento dei quali nell'Africa sub-sahariana.
I tassi di iscrizione stanno rallentando a causa dell’abbandono scolastico, in particolare nei paesi colpiti da conflitti armati. 
Anche le disparità di genere continuano a ostacolare i progressi nell'istruzione: circa il 17% degli adulti nel mondo, due terzi dei quali sono donne, mancano ancora di alfabetizzazione di base.

Collegata con questa tematica, di verifica e riflessione sulla scolarizzazione nel mondo, è l’edizione 2011 del Global Education Digest (pubblicazione dell’Istituto di Statistica dell’Unesco), che focalizza la sua analisi sull’istruzione secondaria attraverso una vasta gamma di indicatori per descrivere la partecipazione e la continuità degli studi di istruzione secondaria di ragazze e ragazzi. 
Globalmente, le scuole secondarie hanno ospitato quasi cento milioni di studenti in più ogni decennio, con il numero totale in crescita del 60% tra il 1990 e il 2009. 
Il rapporto mostra come le disparità di genere stiano plasmando i livelli di istruzione di ragazzi e ragazze ed esamina come la combinazione di diversi tipi di disparità, legate al sesso, alle condizioni socio-economiche ed a quelle geografiche, può influire sulla possibilità di accesso alla scuola. 
Rilevante risulta l'esclusione delle ragazze dall’istruzione secondaria in molti paesi, con enormi implicazioni per la realizzazione di tutti gli obiettivi di sviluppo concordati a livello internazionale, dalla salute infantile e materna alla prevenzione dell'HIV ed alla sicurezza ambientale.
"Tutti questi dati sottolineano un messaggio centrale: l'istruzione secondaria è la nuova grande sfida", ha dichiarato Hendrik van der Pol, direttore dell'Istituto di statistica dell'Unesco, "Secondo il Digest, circa un terzo dei bambini del mondo vive in paesi in cui l'istruzione secondaria inferiore è formalmente considerata obbligatoria ma le leggi non sono rispettate - ha aggiunto - Abbiamo bisogno di tradurre l'impegno in realtà."

 

Programma del Consiglio d’Europa sull’Educazione per la cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani

Il 20 e 21 novembre si è svolta a Monaco la conferenza sulla strategia del Consiglio d'Europa per i Diritti del Bambino per il periodo 2012-2015, dal titolo “La costruzione di una Europa a misura di bambino: Convertire una visione in realtà”.
L’incontro si inserisce all’interno di un percorso progettuale iniziato con la Conferenza di alto livello dell’aprile 2006, quando tutti i partner del Consiglio d'Europa si sono riuniti a Monaco per discutere i diritti dei bambini ed avviare un percorso concreto che fosse dimostrazione di un vero impegno politico, attraverso anche la creazione di una piattaforma per coordinare.
Il primo risultato del "processo di Monaco" è stato il lancio del programma del Consiglio d'Europa "Costruire un'Europa per e con i bambini".
Cinque anni dopo si è riconosciuto che molti progressi sono stati raggiunti dal Consiglio d'Europa e dai suoi partner: la tutela dei diritti dei bambini è stata migliorata in settori importanti come la giustizia, i nuovi media e la migrazione. Inoltre un'azione efficace è stata presa per combattere tutte le forme di violenza contro i bambini.
Nonostante i progressi compiuti, tuttavia, si è riconosciuto che molte sfide restano, mentre nuove minacce ai diritti dei bambini sono emerse. 
Con la conferenza di Monaco 2011 viene discussa la strategia riferita alla nuova fase del percorso, che sarà adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa nel gennaio 2012, ponendosi due obiettivi principali:

1    Valutare i progressi compiuti dopo il lancio del Programma "Costruire un'Europa per e con i bambini" a Monaco nel 2006;
2    Discutere gli assi prioritari della nuova strategia del Consiglio d’Europa sui diritti del bambino ed individuare le azioni da intraprendere da parte dell'organizzazione, dei suoi Stati membri e degli altri partner per garantire il rispetto dei diritti dei bambini attraverso i diversi testi dello standard-setting internazionale e per promuovere lo sviluppo della legislazione e delle politiche a livello nazionale.

La conferenza ha riunito circa 200 partecipanti, tra cui rappresentanti di governi, parlamentari, autorità locali e regionali, organizzazioni internazionali, società civile, imprese private e reti professionali, mediatori per i bambini, ricercatori ed altri esperti indipendenti, così come i bambini ed i giovani.

 

Iniziative dell’Unione Europea per i diritti umani

Nell'ambito dello Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR), inteso a fornire sostegno finanziario allo sviluppo e al consolidamento della democrazia, dello Stato di diritto, del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, coerentemente con la politica estera della UE nel suo complesso, si segnala il documento: European Instrument for Democracy and Human Rights (EIDHR) - Strategy Paper 2011 – 2013, che definisce gli specifici obiettivi e le azioni da mettere in atto nel periodo indicato.

Si tratta di 5 obiettivi strategici:

1       Maggior rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali nei paesi più a rischio.

2       Rafforzare il ruolo della società civile nella promozione dei diritti umani e nella riforma democratica, nel sostenere la conciliazione pacifica, il consolidamento della partecipazione e della rappresentanza politica.

3       Azioni a sostegno delle questioni relative ai diritti umani ed alla democrazia trattate dalle linee guida dell’UE, inclusi il dialogo interculturale, i difensori dei diritti umani, la pena di morte, la tortura, i bambini ed i conflitti armati, i diritti del fanciullo, la violenza  contro donne e ragazze e la lotta contro ogni forma di discriminazione, il Diritto Internazionale Umanitario ed i possibili orientamenti futuri.

4       Sostenere e rafforzare le strutture internazionali e regionali  per la tutela e la promozione dei diritti umani, la giustizia, lo stato di diritto e la promozione della democrazia

5       Costruire fiducia e migliorare l'affidabilità e la  trasparenza dei processi elettorali democratici, in particolare attraverso le osservazioni elettorali

 

Difensori dei diritti umani: pedagogia dell’esempio

Amnesty Kids! è un progetto educativo della Sezione Italiana di Amnesty International.

Si tratta di un progetto di Educazione ai diritti umani (EDU) rivolto alle classi del secondo ciclo della scuola primaria e a quelle della scuola secondaria di I grado che si occupa di coinvolgere attivamente gli alunni attraverso percorsi operativi per far conoscere i diritti umani e impegnarsi attivamente per difenderli. Si tratta, quindi, di educare i nostri giovani ad essere loro stessi difensori dei diritti umani.

Amnesty Kids! prevede un’iscrizione di classi che ricevono poi un kit didattico, composto di alcune pubblicazioni specifiche, che permette di avviare diverse attività didattiche sotto la guida dell’insegnante.

Ultimamente, nel mese di novembre, il focus degli interventi è stato centrato sui diritti dei bambini arruolati come soldati nel Ciad.

Sono così state avviate attività per sensibilizzare le autorità di quel Paese sui diritti dei bambini. In particolare:

  • Stop alle bambine e ai bambini soldato. Sono stati costruiti dai ragazzi delle classi interessate tantissimi aeroplani colorati da inviare al Presidente del Ciad per chiedere di fermare l'arruolamento di bambine e bambini soldato.
  • Lasciateci giocare in pace! Giocare è un diritto umano per ogni bambino e bambina, ragazzo e ragazza. Il gioco non è solo un importante momento di svago e di divertimento, ma permette anche di imparare a stare insieme agli altri, ad aiutarsi e a collaborare. Le classi sono quindi invitate a giocare “Iure. La città dei diritti”! , gioco cooperativo per comprendere l’importanza delle regole e quindi a rispettarle.

 

Dossier dell'Archivio Pace Diritti Umani - Peace Human Rights

La società civile globale per la promozione umana 

In questo Dossier viene affrontato il tema della società civile e dell'associazionismo che perseguono fini di promozione umana, tra i quali la solidarietà internazionale, lo sviluppo umano, il dialogo interculturale, la promozione e la protezione dei diritti umani, la pace. Alcune delle schede proposte definiscono concetti di uso frequente nel linguaggio degli ambienti politici quali "transnazionalismo", "società civile" e "organizzazioni non governative". Altre, invece, trattano i principali meccanismi di dialogo e consultazione tra le associazioni di società civile organizzate in via transnazionale e talune istituzioni regionali e internazionali quali, ad esempio, le Nazioni Unite (status consultivo all'ECOSOC e dialogo con il Consiglio di Sicurezza) e l'Unione Europea (dialogo civile con le istituzioni europee). Inoltre, il dossier presenta e descrive i principali network transnazionali di società civile a livello europeo e internazionale, differenziati per campi d'azione: diritti umani, prevenzione dei conflitti, campagne internazionali, cooperazione e sviluppo, dialogo interculturale.

 

Iniziative della Regione del Veneto

Nel sito della Regione Veneto, sotto la materia “cooperazione”, è stata creata la nuova pagina “Progetto comunicazione” finalizzata a rendere noti i progetti di cooperazione decentrata finanziati con il contributo regionale.
Nella pagina saranno rese disponibili, nel tempo, le schede riassuntive di tutti i progetti e il collegamento per visionare le foto relative.Il “Progetto comunicazione” è in fase sperimentale: pertanto, si chiede gentilmente di voler segnalare suggerimenti e/o critiche.
L’obiettivo generale è quello di migliorare e aumentare la visibilità delle iniziative di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale realizzate con il finanziamento della Regione del Veneto con la finalità di:

  • condividere con enti e associazioni partner dei progetti i risultati dei finanziamenti regionali;
  • informare il cittadino sulle attività realizzate e le modalità di impiego dei contributi pubblici

 

Iniziative del Centro diritti umani e della Cattedra UNESCO dell’Università di Padova

In occasione della Giornata internazionale dei diritti umani 2011, presso il Centro diritti umani dell’Università di Padova, si sono svolti due incontri tematici, rispettivamente:

  • il 12 dicembre, dalle ore 9,30 alle 12,30: “Giornata internazionale dei diritti umani 2011: Il monitoraggio dei diritti umani in carcere”.
  • Il 15 dicembre, dalle ore 9 alle 12,30: “Giornata internazionale dei diritti umani 2011: Le missioni di osservazione elettorale: campo di prova per i diritti umani e la governance”. 
     

 

Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli
Cattedra UNESCO Diritti umani, democrazia e paceArchivio Pace Diritti Umani - Peace Human Rights
Università degli Studi di Padova
Via Martiri della Libertà, 2 - 35137 
PadovaTel. 049 827 1811 - Fax 049 827 1816
mail: amelia.goffi@centrodirittiumani.unipd.it

 http://unipd-centrodirittiumani.it   |  Canale YouTube

Parole chiave

educazione diritti umani

Percorsi

Scuola