Presentazione
PERCHÉ UN GENERAL COURSE SULLA PACE E LA TRASFORMAZIONE NONVIOLENTA DEI CONFLITTI
Il GC si propone di contribuire a dare attuazione agli obiettivi 16 “Pace, giustizia e istituzioni forti” e 4.7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e cioè garantire a tutti le/i partecipanti la possibilità di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso i diritti umani, l'uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di nonviolenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale.
In questa cornice, l’attivazione del GC è una delle risposte concrete che l’Università di Padova e RUniPace hanno voluto dare di fronte al dilagare delle guerre, ai rigurgiti di nazionalismo, alla crisi dello stato di diritto e dei principi democratici, all’aumento delle diseguaglianze e della violenza di genere. In un’epoca in cui la produzione di armi ha raggiunto i livelli più alti dalla caduta del Muro di Berlino, i migranti continuano a morire nel Mar Mediterraneo e lungo la rotta balcanica, la guerra in Ucraina continua inesorabilmente, si è infiammato il Medio Oriente. Insomma, in un’epoca in cui la protezione dei diritti umani a livello globale non solo ha subito una battuta d’arresto, ma ha fatto una regressione come mai era accaduto nel passato recente. In un’epoca in cui il multilateralismo, che ha generato il diritto internazionale dei diritti umani e della pace e al quale gli stati dopo la seconda guerra mondiale hanno affidato il compito di mantenere pace e sicurezza internazionale, è stato abbandonato a se stesso, diventando un insignificante foro di intergovernativismo autoreferenziale nelle mani degli stati più forti.
Ma le diagnosi non devono esaurirsi in se stesse e costituire alibi per non impegnarsi a intraprendere azioni conseguenti in tutti gli ambiti della società, per trasformare il presente e il futuro prendendosi concretamente cura di tutti i diritti umani per tutti.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di fine anno indica la strada, lanciando un forte monito alla Scuola e all’Università:
“È indispensabile fare spazio alla cultura della pace. Alla mentalità della pace. Parlare di pace, oggi, non è astratto buonismo. Al contrario, è il più urgente e concreto esercizio di realismo, se si vuole cercare una via d’uscita a una crisi che può essere devastante per il futuro dell’umanità. (…) Per conseguire pace non è sufficiente far tacere le armi. Costruirla significa, prima di tutto, educare alla pace”.
Non dobbiamo dimenticare che la Dichiarazione universale dei dritti umani viene proclamata
“come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto”.
La Commissione Internazionale sui Futuri dell'Educazione promossa dall’Unesco denuncia che “un ordine mondiale ancorato ai valori comuni espressi nella Dichiarazione universale dei diritti umani si sta indebolendo” e sostiene che un nuovo contratto sociale per l’educazione “deve essere fondato sui diritti umani e comprendere un'etica della cura”.
Con il GC “Pace e trasformazione nonviolenta dei conflitti”, l’Università di Padova intende riaccendere lo spirito della Dichiarazione universale dando concreta attuazione agli indirizzi del Presidente della Repubblica e dell’Unesco anche in attuazione di quanto sancito nell’art. 1 del suo Statuto: “L’Università, in conformità ai principi della Costituzione e alla propria tradizione che data dal 1222 ed è riassunta nel motto “Universa Universis Patavina Libertas”, (…) promuove l’elaborazione di una cultura fondata su valori universali quali i diritti umani, la pace, la salvaguardia dell’ambiente e la solidarietà internazionale”.
Il GC è anche una delle risposte dell’Università italiana alle raccomandazioni contenute nella Risoluzione 2250 del 9 dicembre 2015 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite portante su “Giovani, Pace e Sicurezza”. La Risoluzione infatti riconosce il “contributo importante e positivo dei giovani negli sforzi per il mantenimento e la promozione della pace e della sicurezza” e sottolinea “il ruolo importante che i giovani possono svolgere nella prevenzione e nella risoluzione dei conflitti, in quanto rappresentano un elemento chiave per la sostenibilità, l’inclusione e il successo degli sforzi di mantenimento e consolidamento della pace”.
LA RETE DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE PER LA PACE
L’idea del General Course nasce all’interno di RUniPace, la Rete delle Università Italiane per la Pace promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. Le Università oggi aderenti sono 71. RUniPace orienta le sue azioni in osservanza di alcuni fondamentali principi condivisi: ripudio della guerra; dialogo e cooperazione internazionale; rispetto e promozione dei diritti umani, della dignità e del valore della persona umana; contrasto alle povertà e alle diseguaglianze come presupposto per la pace tra i popoli; promozione della giustizia sociale, culturale e ambientale.
Tra gli obiettivi che RUniPace persegue, sia all’interno che all’esterno della comunità universitaria, si segnalano quelli volti a promuovere la riflessione sulla responsabilità sociale di tutte le discipline e l’attenzione alla costruzione e al consolidamento della pace come vocazione costitutiva dell’Accademia e come perno delle attività di ricerca, formazione e condivisione sociale delle conoscenze; sostenere la didattica e la ricerca per la Pace e sulla Pace come ambito accademico con forte caratterizzazione interdisciplinare e in chiave trasformativa della realtà; promuovere programmi di educazione alla pace, ai diritti umani, alla nonviolenza, alla non discriminazione, al dialogo interculturale e alla cittadinanza globale; promuovere studi e ricerche finalizzati alla riconversione civile dell’industria bellica.
RUniPace è impegnata nella realizzazione di un altro, ambizioso progetto strategico, l’istituzione di un Dottorato d’interesse nazionale (DIN) in “Peace Studies”. Il progetto, ora nella fase di valutazione degli organismi competenti di Sapienza Università di Roma (università coordinatrice), comprende 35 Atenei, di cui 31 hanno assicurato il finanziamento di una borsa di Dottorato. Il DIN in Peace Studies, primo nel suo genere in Italia, vuole essere un luogo di formazione e di ricerca interdisciplinare e innovativo sulle tematiche del conflitto e della pace. Un luogo di conoscenza e ricerca per la pace a forte interconnessione transdisciplinare. L’obiettivo complessivo del progetto di Dottorato è duplice. Da un lato, affermare ed accrescere un campo di studi che può avere un impatto significativo e positivo per una società che deve fare i conti con un ambiente naturale e antropico in continua trasformazione. Dall’altro, sviluppare percorsi di alta formazione e ricerca interdisciplinari e trasversali capaci di fornire ai giovani ricercatori e alle giovani ricercatrici quelle conoscenze, competenze e abilità necessarie per agire democraticamente in un mondo in rapido cambiamento.
IL SUPPORTO DEL CENTRO DI ATENEO PER I DIRITTI UMANI “ANTONIO PAPISCA” E DELLA CATTEDRA UNESCO DIRITTI UMANI, DEMOCRAZIA E PACE
Il GC si avvale del supporto scientifico ed organizzativo del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” e della Cattedra UNESCO Diritti umani, democrazia e pace dell’Università di Padova. Un centro di eccellenza nel campo della formazione e della ricerca sui diritti umani e la pace con una forte presenza nel mondo della società civile organizzata e dei movimenti sociali transnazionali. Nel 2012 ha lanciato una campagna in Italia e in Europa a sostegno dell’iniziativa del Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite per il riconoscimento della pace quale diritto fondamentale della persona e dei popoli. L’iniziativa si è conclusa il 19 dicembre 2016 con l’adozione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione sul “Diritto alla Pace”. Fin dall’inizio partecipa al monitoraggio della sperimentazione dei Corpi Civili di Pace, un’iniziativa della Presidenza del Consiglio dei ministri, su mandato del Parlamento, avviata nel 2015 e tuttora in atto. Il Centro fornisce da tempo supporto scientifico ai promotori della storica Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità ed è all’origine del Global Campus of Human Rights, la più grande rete globale nel campo della formazione ai diritti umani e alla democrazia sostenuta dalla Commissione europea e dall’Unesco che riunisce oltre cento università.
I DESTINATARI
Il GC è un corso trasversale, aperto alle studentesse e agli studenti di tutti i corsi di laurea e di laurea magistrale dell’Ateneo. Si presenta come un esame a libera scelta di 6 crediti formativi universitari (45 ore), al termine del quale è previsto un esame.
Nel quadro delle attività di Terza Missione dell’Università di Padova, il GC è anche offerto, come “corso singolo” (https://www.unipd.it/corsi-singoli) , a tutte le persone interessate al proprio aggiornamento culturale e all’integrazione delle competenze professionali indipendentemente dal titolo di studio posseduto: neolaureati, insegnanti impegnati nell’insegnamento trasversale dell’educazione civica, funzionari e amministratori locali, volontari, giovani in servizio civile universale, ecc.
Destinatari sono anche tutti quei giovani che vogliono diventare artigiani e architetti di pace e contribuire a dare concreta attuazione agli obiettivi per lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
IL PROGRAMMA
Il GC si sviluppa attorno a sei aree tematiche principali:
- Studi per la pace
- Pace, nonviolenza, disarmo
- Comprendere e analizzare il conflitto
- Educare alla pace
- Violenza di genere: definizioni, esiti, percorsi di uscita
- Interventi di pace e sicurezza umana
Ogni incontro è articolato in momenti di presentazione di specifiche tematiche attraverso lezioni frontali, l’utilizzo di un approccio dialogico-partecipativo, casi studio e simulazioni.
Il carattere multidisciplinare del GC è assicurato dalla collaborazione di docenti afferenti ai Dipartimenti di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali (SPGI), Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA), Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (ICEA), Studi Linguistici e Letterari (DISLL), Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità (DiSSGeA), Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario (DiPIC).
Grazie alla collaborazione del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, della Rete Nazionale delle Scuole di Pace, della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, del Centro Studi Difesa Civile, della Comunità Papa Giovanni XXIII, della Rete italiana pace disarmo, della Comunità di Sant'Egidio, del Comune di Padova e di altre realtà del territorio, particolarmente significativa sarà la partecipazione di esperti e testimoni di organizzazioni della società civile e di enti locali impegnati in processi di costruzione della pace "dal quartiere all'Onu".
Il GC sarà l’occasione per conoscere le idee e le proposte della Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità, le azioni di interposizione non violenta di Operazione Colomba, la Campagna per un Ministero della Pace, il Progetto di Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta, la Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN), la Campagna “Italia, ripensaci”, la diplomazia di Sant’Egidio, la sperimentazione dei Corpi Civili di Pace, l’esperienza del Centro Anti-Violenza di Padova, i programmi educativi della Rete Nazionale delle Scuole di pace e del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani. Sarà anche l’occasione per apprendere l’importante ruolo che le Città svolgono per la costruzione della pace a livello locale e internazionale.
Con la frequenza del GC i/le partecipanti potranno acquisire le conoscenze di base secondo un approccio multidisciplinare relative ai modelli e paradigmi principali negli studi per la pace; alle teorie e pratiche di pace, nonviolenza attiva, disarmo; al diritto e organizzazione internazionale per la pace e i diritti umani; ai metodi di analisi e trasformazione dei conflitti per evitare una loro degenerazione violenta; agli interventi di pace e sicurezza umana; all’approccio di genere in situazione di conflitto e ai programmi di educazione alla pace e ai diritti umani.
I/le partecipanti saranno invitati a dare vita a specifici approfondimenti e a predisporre un paper o un progetto individuale o di gruppo da presentare nell’ultima giornata del corso.
Il syllabus del GC è consultabile al seguente link:
ATTIVITÀ DI APPRENDIMENTO PREVISTE E METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO
Ogni incontro sarà articolato in momenti di presentazione di specifiche tematiche attraverso lezioni frontali, l’utilizzo di un approccio dialogico-partecipativo, casi studio e simulazioni. Particolarmente significativa sarà la partecipazione di esperti e testimoni di organizzazioni della società civile impegnati in processi di costruzione della pace.
Studentesse e studenti saranno invitati a dare vita a specifici approfondimenti e a predisporre un paper o un progetto individuale o di gruppo da presentare nell’ultima giornata del corso.
Nella la piattaforma moodle si potranno condividere slides, documenti, articoli e ogni altro materiale presentato durante il corso.
CONOSCENZE E ABILITÀ DA ACQUISIRE
Con il superamento dell'esame i/le partecipanti acquisiranno le conoscenze di base secondo un approccio multidisciplinare relative a: (a) modelli e paradigmi principali negli studi per la pace; b) teorie e pratiche di pace, nonviolenza attiva, disarmo; c) diritto e organizzazione internazionale per la pace e i diritti umani; d) metodi di analisi e trasformazione dei conflitti per evitare una loro degenerazione violenta; (e) interventi di pace e sicurezza umana; f) approccio di genere in situazione di conflitto; g) programmi di educazione alla pace e ai diritti umani. Acquisiranno inoltre le capacità di analisi dell’agenda politica in un’ottica di mutamento umanocentrico delle relazioni internazionali guidato dal paradigma dei diritti umani.
Con riferimento all'autonomia di giudizio e alle abilità comunicative, lo studente sarà in grado di interpretare criticamente dati e fatti rilevanti per la promozione di processi di pace, nonché di maturare ed esprimere giudizi scientificamente ed eticamente fondati.
MODALITÀ DI ESAME
L’esame consiste in un colloquio orale finalizzato ad accertare le conoscenze dei contenuti del corso, espresse nella bibliografia indicata. A discrezione dello studente/della studentessa, in aggiunta alla bibliografia di riferimento, vi è la possibilità di elaborare e presentare una relazione finale, individuale o di gruppo, su una tematica connessa ai temi trattati nel corso. La modalità d’esame è la stessa per frequentanti e non frequentanti.
TESTI DI RIFERIMENTO
V. Bartolucci, G. Gallo, Capire il conflitto, costruire la pace, Mondadori, 2017 (esclusi i capitoli 4, 6 e 7).
A. Papisca, Diritto e democrazia internazionale via di pace. Riflessioni sullo ius novum universale, I quaderni di Mosaico di Pace, n. 15/2003 (disponibile sulla piattaforma moodle del GC).
Preziosi materiali di approfondimento saranno caricati sulla piattaforma moodle.
CRITERI DI VALUTAZIONE
L’esame sarà valutato in trentesimi, il voto minimo è 18, il voto massimo 30. La valutazione finale terrà conto, oltre che del risultato ottenuto nell'esame, anche della partecipazione alle attività seminariali e alle esercitazioni in aula organizzate dai docenti. Saranno dunque valutate la capacità di lavoro in gruppo, la capacità di analisi e di argomentazione, la chiarezza espositiva, l’approccio critico/problematico.
PERIODO DI SVOLGIMENTO
Il GC si svolgerà in presenza nel periodo marzo-maggio 2024.
COORDINATORE DEL GENERAL COURSE
Marco Mascia, titolare della Cattedra UNESCO "Diritti umani, democrazia e pace" e Presidente del Centro di Ateneo per i Diritti Umani "Antonio Papisca", Università di Padova; Coordinatore della Rete delle Università Italiane per la Pace.
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Isabella Giannini, Manuela Viezzoli, Edoardo Franchin, Centro di Ateneo per i Diritti Umani "Antonio Papisca".
PER INFORMAZIONI
Università degli Studi di Padova
Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”
Via Beato Pellegrino, 28 - 35137 Padova
Tel. 049 827 1817
e-mail: manuela.viezzoli@unipd.it - isabella.giannini@unipd.it
Website: http://unipd-centrodirittiumani.it