Unione Europea

Agenzia europea dei diritti fondamentali (FRA): Rapporto per prevenire future tragedie in mare

Il rapporto dell’Agenzia europea dei diritti fondamentali (FRA) sui sei passi per prevenire future tragedie in mare
© European Border and Coast Guard Agency (Frontex)

L'Agenzia europea dei diritti fondamentali (FRA) ha pubblicato un breve rapporto che consiglia all'UE cosa fare per evitare altre morti in mare. La FRA chiede una risposta esauriente, rivolgendosi alla Commissione Europea, alle agenzie dell'UE e agli Stati membri dell'UE. 

Il rapporto sulla prevenzione e la risposta alle morti in mare individua sei aree di intervento fondamentali: indagini rapide, efficaci e indipendenti; miglioramento della ricerca e del salvataggio in mare; regole di sbarco chiare e maggiore solidarietà; migliore protezione per i sopravvissuti; monitoraggio indipendente delle frontiere; e percorsi legali più accessibili verso l'UE. 

Più specificamente, il rapporto sottolinea la necessità di applicare sempre i principi di responsabilità e trasparenza, esposti nelle norme dell'UE, quando si conducono indagini sui naufragi di migranti. Inoltre, si suggerisce lo scambio di protocolli di ricerca e salvataggio tra la Commissione Europea e gli Stati membri, al fine di consentire un migliore adeguamento delle pratiche. La FRA propone anche di collegare i finanziamenti dell'UE per la gestione delle frontiere marittime all'uso di protocolli con l'obiettivo di assistere le persone in pericolo in mare. Inoltre, si raccomanda che l'UE crei un meccanismo specifico per le persone salvate in mare e continui ad applicare il meccanismo di ricollocazione volontaria, garantendone l'accessibilità. La FRA suggerisce che l'UE crei una nuova categoria di richiedenti asilo con esigenze speciali, i sopravvissuti ai naufragi, e sottolinea che le linee guida dovrebbero essere fornite dall'Agenzia dell'UE per l'asilo e da Frontex, che collaborerebbero in materia. Il rapporto sottolinea inoltre la necessità che gli Stati membri istituiscano un monitoraggio indipendente delle frontiere e suggerisce tre percorsi legali accessibili per entrare nell'UE: il reinsediamento, i programmi di ammissione umanitaria e i partenariati di talento per migranti e rifugiati. 

Il direttore della FRA Michael O'Flaherty sottolinea come i numerosi migranti in mare siano "motivo di profonda vergogna per l'Europa", invitando gli Stati membri dell'UE a migliorare la loro azione.

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