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30/4/2013
Un poster anti-tratta presso l'Helsinki Fair Centre il 30 novembre 2008, dove sono i corso i preparativi per il 16° Consiglio ministeriale OSCE
© OSCE/Graham Patterson

Commissione europea: pubblicato il primo rapporto sulla tratta di esseri umani nell’Unione europea

La Commissione europea ha pubblicato il primo rapporto contenente dati statistici in relazione al fenomeno della tratta di esseri umani nell’Unione europea. Avendo come periodo di riferimento gli anni dal 2008 al 2010, il rapporto sintetizza ed elabora informazioni provenienti dalle diverse autorità nazionali, ma anche di organizzazioni della società civile, dei 27 Paesi UE e di alcuni Paesi candidati, coinvolte nella lotta alla tratta.

Il quadro complessivo che emerge dal rapporto rivela un fenomeno in crescita (+18% di vittime dal 2008 al 2010) che coinvolge in larga parte donne trafficate a scopo di sfruttamento sessuale e lavorativo.

Tra le informazioni riportate dal rapporto, il numero di vittime identificate e presunte, scomposto per genere, età, forma di sfruttamento, Paese di provenienza, forma di assistenza ricevuta. Tra i dati più significativi a questo riguardo, il numero totale delle vittime della tratta che tra il 2008 e il 2010 sono arrivate a quota 23.632. Il rapporto inoltre mette in luce come le vittime sono soprattutto donne (68%); il 62% delle vittime della tratta sono oggetto di sfruttamento sessuale (68%) e di lavoro forzato (25%); il 61% delle vittime proviene da altri Stati dell’Unione. All’Italia il primato negativo con 2.381 vittime nel 2010, seguita dalla Spagna con 1.605 vittime.

La seconda parte del rapporto è dedicata alle statistiche relative ai trafficanti identificati, indagati e condannati nei Paesi UE. I dati presenti in questa sezione indicano come il 75% dei trafficanti sia maschio e cittadino UE. Dato negativo in relazione all'efficacia dell'azione repressiva dei Paesi UE, il calo del 13% dei trafficanti condannati.