A A+ A++
3/3/2020

Consiglio Diritti Umani: il Relatore Speciale per la tortura ribadisce la differenza tra tortura fisica e psicologica, 28 Febbraio 2020

La quinta giornata della quarantatreesima Sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, ha visto il passaggio al terzo punto dell’agenda della Sessione: promozione e protezione dei diritti umani, civili, politici, economici, sociali e culturali, incluso il diritto allo sviluppo. Questo punto dell’agenda verrà sviluppato di giorno in giorno, per l’intera settimana del 2-6 Marzo, mediante dibattiti interattivi con i Relatori Speciali delle Nazioni Unite.
Il 28 Febbraio sono intervenuti il Relatore Speciale per la tortura ed altri trattamenti inumani e degradanti, Nils Melzer, e il Relatore Speciale per i diritti delle persone con disabilità, Catalina Devandas.

Dopo aver menzionato le due visite-paese svolte nelle Comore e nelle Maldive, il Relatore Speciale per la tortura ha incoraggiato paesi quali Cina, Egitto, India, Filippine, Russia, SudAfrica e Stati Uniti ad invitare l’Esperto per una visita e ad instaurare un dialogo costruttivo.
A seguire, il Relatore ha sottolineato che esiste una differenza tra tortura psicologica e tortura fisica ed ha ribadito che la prima solleva specifiche sfide, come l’interrogatorio coercitivo e l’isolamento. Secondo il Relatore, erroneamente, solo la violenza e la sofferenza fisica sono percepite come tortura. Le pratiche nazionali negano o male interpretano il concetto di tortura psicologica presentandola come ‘tortura leggera’. Nella giurisprudenza e nella lotta per i diritti umani, il termine 'tortura psicologica' è frammentato e gli esperti, sia legali che medici, stanno da tempo richiedendo chiarificazioni.
Nel suo rapporto annuale, il Relatore avanza una definizione di tortura fisica e tortura psicologica, offre raccomandazioni sull’interpretazione di questi due differenti concetti, propone un elenco di pratiche e metodi che contribuiscono alla tortura psicologica, illustra come una combinazione di metodologie, tecniche e circostanze violi la proibizione della tortura ed infine incoraggia ad approfondire l’impatto delle tecnologie e la “cyber torture”.

E’ possibile ascoltare l’intero discorso pronunciato dal Relatore Speciale delle Nazioni Unite durante la quarantatreesima sessione del Consiglio al link sottostante.

La quarantatreesima sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite si svolge dal 24 Febbraio al 20 Marzo 2020 a Ginevra. Nel corso della sessione, il Consiglio prende in esame diversi temi, discute rapporti annuali e affronta specifiche situazioni intorno ad un ampio ventaglio di diritti economici, sociali, culturali, civili e politici.