Corte Penale Internazionale: iniziato il processo a Kosheib per i crimini in Darfur
Il 5 aprile 2022 è iniziato il processo della Corte Penale Internazionale ad Ali Kosheib, considerato il leader delle milizie Janjaweed e comandante delle forze ausiliarie del governo sudanese nel conflitto in Darfur tra il 2003 e il 2004. Su Kosheib pendono 31 accuse tra crimini di guerra e crimini contro l’umanità, sia per il suo coinvolgimento diretto negli attacchi, sia a causa della mobilitazione, reclutamento e armamento delle milizie sotto il suo comando.
Questo processo è importante in quanto è il primo in cui un leader sarà giudicato per i gravi crimini commessi in Darfur, ed è un’opportunità per le vittime e le comunità colpite di ottenere giustizia, anche dopo così tanto tempo.
Dal momento che il Sudan non è parte della Corte Penale Internazionale, l’indagine è stata aperta nel 2005 solo dopo che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sulla base dell’articolo 16 dello Statuto di Roma, ha emanato la Risoluzione 1593, consentendone l’avvio.
Oltre ad Ali Kosheib, altre 4 persone sono ricercate dalla Corte Penale Internazionale, tra le quali anche l’ex presidente sudanese Omar al-Bashir su cui pendono 10 accuse di crimini contro l’umanità, crimini di guerra e genocidio. Al-Bashir è al momento detenuto in attesa di giudizio in Sudan insieme ad Ahmed Haroun e Abdulraheem Mohammed Hussein, ex ministri anch’essi ricercati dalla Corte.
La Corte Penale Internazionale si servirà di un sistema innovativo di partecipazione delle vittime, che consentirà a 142 di loro di prendere parte al processo presentando prove e interrogando i testimoni. In caso di condanna, le vittime potranno richiedere un risarcimento che sarà determinato in base allo specifico caso.
Per quanto riguarda la partecipazione e l’accessibilità al processo delle comunità colpite, video e programmi radio sono stati trasmessi su Radio Dabanga in Darfur e sulle televisioni sudanesi.