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26/5/2011
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Crisis Group: rapporto annuale 2011

L'organizzazione International Crisis Group ha pubblicato il suo rapporto annuale 2011 che presenta le attività svolte nel 2010, anno particolarmente significativo in cui l'organizzazione ha celebrato il quindicesimo anno dalla sua fondazione e pubblicato il rapporto numero 1000.

Come in passato, Crisis Group continua a monitorare e riportare notizie su situazioni e questioni problematiche che altrimenti non avrebbero l'attenzione internazionale.

Nel 2010 Crisis Group ha pubblicato 80 documenti tra rapporti e briefing papers; 40 rapporti sono stati tradotti in altre lingue tra cui l'albanese, l'arabo, il cinese, l'ebraico, il serbo, l'indonesiano, il russo, il somalo, il nepalese, il turco e tailandese.

Tra i temi particolarmente rilevanti di cui l'organizzazione si è occupata nel 2010 spiccano le violenze scoppiate nella Repubblica Centro-Africana legate all'industria illegale di diamanti e la fragilità del Guatemala. In particolare, il rapporto sulla situazione dello stato guatemalteco è stato ampiamente discusso sia sui media nazionali sia su quelli regionali e molte delle raccomandazioni di Crisis Group relative alla Commissione Internazionale contro l'Impunità sono state implementate dalle Nazioni Unite.

Crisis Group ha svolto un ruolo molto importante anche in Kirghizistan nel contesto dei tumulti scoppiati dopo l'estromissione del Presidente Kurmanbek Bakiyev da parte di un governo provvisorio che non è poi riuscito a stabilire un controllo in tutto il paese. Grazie alle attività di reportage (due rapporti, molti articoli d'alto profilo) e di advocacy svolte, Crisis Group è stato considerata la voce più autorevole e indipendente sulla crisi del paese. Anche in Sri Lanka le attività di Crisis Group hanno avuto un particolare peso, da una parte, perché sono state dedicate a ricostruire la verità sui fatti e le circostanze della guerra civile del 2009 e, dall'altra, perché hanno attirato l'attenzione della comunità internazionale, fino ad arrivare alla nomina, da parte del Segretario Generale delle Nazioni Unite, di un gruppo di esperti per investigare sui fatti, il cui rapporto è stato recentemente pubblicato.

Di particolare rilievo è stata l'attenzione dedicata alla situazione in Libano dove gli atti di accusa emanati dal Tribunale Speciale per il Libano hanno determinato nuove tensioni. Crisis Group non solo ha prodotto delle analisi indipendenti sulla situazione interna e sugli sviluppi del conflitto israeliano con Hezbollah e alleati, ma ha anche sostenuto la ricerca di un compromesso per raggiungere la pace e una maggiore accountabilty.

Inoltre, nel corso dell'ultimo anno, Crisis Group ha fatto crescere la sua presenza nei media e l'accessibilità dei suoi lavori: è stato lanciato il nuovo sito web, è stata rafforzata la presenza sulle piattaforme di social media, e sono stati prodotti nuovi podcasts.

Il rapporto, infine, mette in evidenza i temi chiave per il 2011: essi riguardano il Medio Oriente - in particolare, il conflitto israelo-palestinese, le situazioni di Siria, Libano, Iraq e Yemen - e il Nord Africa con maggiore attenzione per la Tunisia, l'Algeria e l'Egitto dove Crisis Group conta di estendere la sua presenza per monitorare le fasi di transizione democratica dopo le proteste popolari scoppiate dalla fine del 2010.

Risorse

Aggiornato il

13/5/2011