FRA: i rischi dei richiedenti protezione internazionale durante la pandemia COVID-19
Il 27 maggio 2020 l’Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali (FRA) ha pubblicato il secondo bollettino sul tema della migrazione, basato sui dati raccolti nei primi tre mesi dell’anno. La prima parte è dedicata alla relazione tra la situazione delle persone migranti e la pandemia COVID-19, presentando i dati paese per paese e suddivisi per categorie.
Le preoccupazioni riguardano soprattutto i richiedenti protezione internazionale, relativamente alla sospensione delle procedure di asilo riscontrate in alcuni paesi a causa dell’emergenza, e all’incapacità delle strutture ricettive di garantire il distanziamento sociale e le dovute misure igieniche, nonché la carenza di informazioni in diverse lingue. Problemi analoghi sono stati riscontrati nei centri di detenzione.
Secondo i dati raccolti, le ONG hanno dovuto sospendere le operazioni di salvataggio, e in alcuni paesi è stato registrato un aumento dei discorsi d’odio e di episodi a sfondo razziale e xenofobo direttamente collegato alla diffusione del COVID-19.
L’Agenzia per i diritti fondamentali (FRA) ha sede a Vienna ed è stata fondata dall’Unione Europea nel 2007. Al suo interno lavorano esperti in ambito legale, politico, sociale e specialisti nel campo della statistica e della comunicazione.