Unione Europea

Rapporto FRA: occorre rafforzare le garanzie dei diritti umani nel processo legislativo europeo

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L'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) ha pubblicato il Report Legislazione migliore - Valutazioni d'impatto sui diritti umani nel processo legislativo del 2025, che esamina come le valutazioni d'impatto sui diritti umani (HRIA) siano integrate nel processo legislativo dell'UE e dei suoi Stati membri. La relazione sottolinea che, nonostante i progressi compiuti, resta ancora molto da fare. Infatti, l'uso delle valutazioni d'impatto sui diritti umani rimane disomogeneo, spesso superficiale e raramente affronta l'intero spettro dei diritti umani. In molti paesi dell'UE, la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea viene spesso trascurata. La relazione individua una consultazione insufficiente con esperti esterni, una partecipazione limitata delle parti interessate e una mancanza di valutazione una volta che le leggi sono entrate in vigore. 

Per colmare queste lacune, la relazione offre raccomandazioni pratiche per HRIAs più sistematiche, inclusive e basate su dati concreti che rafforzino la protezione dei diritti umani e garantiscano una legislazione migliore e più responsabile in tutta l'UE. In particolare, l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali invita l'UE a garantire l'applicazione sistematica e approfondita delle valutazioni d'impatto sui diritti fondamentali; aumentare l'accessibilità e l'inclusività delle consultazioni pubbliche; prendere in considerazione competenze esterne indipendenti in materia di diritti umani e sostenere l'apprendimento tra pari tra gli Stati membri per migliorare ulteriormente i loro sistemi di valutazione d'impatto sui diritti umani.

Inoltre, la FRA invita gli Stati membri dell'UE a sviluppare linee guida coerenti e complete che facciano esplicito riferimento alla Carta quando legiferano nell'ambito del diritto dell'Unione; a utilizzare la valutazione d'impatto sui diritti umani a livello dell'UE come punto di partenza e a integrarla con una valutazione d'impatto nazionale per tenere conto del contesto nazionale; a garantire valutazioni di alta qualità attraverso un adeguato coordinamento, consultazione e sviluppo delle capacità e ad assicurare che le valutazioni ex post diventino la regola e prendano sistematicamente in considerazione l'impatto sui diritti umani.

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