A A+ A++
14/3/2015
Un gruppo di rifugiati sudanesi nel campo profughi di Iridimi, in Ciad, 2004
© UN Photo/Eskinder Debebe

FRA: pubblicato un documento sulle modalità d’ingresso per le persone che necessitano di protezione internazionale

L’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione Europea (FRA) ha recentemente pubblicato un documento che descrive le modalità d’accesso all’UE per le persone che necessitano di protezione internazionale.
Lo scopo del documento è quello di illustrare agli Stati gli strumenti giuridici a loro disposizione per permettere a tali persone di entrare in modo legale, e quindi di non ricorrere ai trafficanti e all’immigrazione irregolare.

Il documento parte dal presupposto che le modalità per accedere al territorio dell'Unione Europea sono molto limitate e che quindi occorra aumentare le opportunità per un ingresso legale da parte di coloro che necessitano di protezione internazionale e si trovano al momento in un Paese terzo.
La strategia di ampliare le modalità d’accesso legale comporta una serie sia di vantaggi che di rischi. Ad esempio, per quanto riguarda i vantaggi, aumentare i canali di accesso dei rifugiati contribuirebbe a far fronte alle crisi umanitarie e ridurrebbe la necessità di assistenza psico-sociale legata all’esperienza traumatica dell’immigrazione irregolare. Tra i rischi si elencano le possibili difficoltà nella selezione dei beneficiari dei programmi d’ingresso e la possibilità che i trafficanti di migranti facciano un uso improprio dei canali legali d’accesso.
Il documento prosegue illustrando i canali d’accesso disponibili, facendo un distinguo tra quelli specificatamente dedicati alla protezione internazionale e quelli dell’immigrazione regolare. Il primo gruppo ricomprende: programmi di reinsediamento in collaborazione con UNHCR, programmi di ammissione umanitaria, permessi di soggiorno per motivi umanitari e protezione temporanea o sussidiaria. Gli strumenti invece a disposizione per l’immigrazione regolare sono: la riunificazione familiare, la mobilità per fini lavorativi e di studio e l’evacuazione medica.

La FRA incoraggia quindi gli Stati membri dell’UE ad incrementare le modalità di accesso legale per le persone che necessitano della protezione internazionale, facendo un uso combinato tra i canali per la protezione internazionale con gli strumenti disponibili per l’immigrazione regolare, questi ultimi con modalità più vicine e flessibili alle necessità dei richiedenti asilo.