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9/1/2019
Immagine di copertina del Global Analysis 2018 sulla situazione dei difensori e delle difensore dei diritti umani nel mondo, redatto da Front Line Defenders
© Front Line Defenders

Front Line Defenders: pubblicata l’analisi globale sulla situazione dei difensori dei diritti umani nel 2018

Front Line Defenders ha pubblicato il "Global Analysis 2018", un rapporto che descrive gli attacchi fisici, le campagne di diffamazione, le minacce alla sicurezza digitale, le molestie giudiziarie e gli attacchi di genere affrontati dai difensori e dalle difensore dei diritti umani (DDU).
Il 2018 ha segnato il 20° anniversario della Dichiarazione sui difensori dei diritti umani e il 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, ma i DDU di tutto il mondo continuano ad affrontare minacce letali da parte di attori statali, non statali e aziendali nelle loro lotte pacifiche per i diritti.

Secondo i dati raccolti da Front Line Defenders, nel 2018, sono stati 321 i difensori dei diritti umani in 27 paesi che sono stati presi di mira e uccisi per il loro lavoro - il numero più alto mai registrato -. Più di tre quarti di questi, il 77% del totale degli attivisti uccisi, stavano difendendo i diritti della terra, dell'ambiente o dei popoli indigeni, spesso nel contesto delle industrie estrattive e dei mega-progetti allineati allo stato.

Front Line Defenders riferisce che gli omicidi dei difensori dei diritti umani non sono stati degli eventi isolati, ma sono stati preceduti da molestie giudiziarie, minacce e attacchi fisici. Almeno il 49% delle persone uccise aveva precedentemente ricevuto una specifica minaccia di morte, e in un ulteriore 43% delle uccisioni c'erano state minacce generali ai DDU nell'area. Nella stragrande maggioranza dei casi, i DDU non hanno ricevuto la protezione e il supporto necessari dalle autorità statali dal momento in cui hanno segnalato le minacce ricevute al momento in cui sono stati uccisi.

Secondo l’analisi globale 2018 di Front Line Defenders, oltre alle minacce vissute dai colleghi maschi, le difensore dei diritti umani affrontano attacchi sessuali e di genere da parte di attori sia statali che non statali, nonché all'interno dei propri movimenti per i diritti umani. Tali violazioni includono la rimozione da posizioni pubbliche o di alto livello all’interno delle ONG, dei sindacati e delle società politiche; le campagne diffamatorie che mettono in discussione il loro impegno nei confronti delle loro famiglie; la violenza sessuale e lo stupro; la violenza militarizzata; le molestie e la presa di mira nei confronti dei loro figli.

Oltre agli attacchi fisici e alla tortura, il Global Analysis 2018 evidenzia la continua tendenza verso una legislazione restrittiva volta a soffocare il potente lavoro dei difensori e delle difensore dei diritti umani.

Nel corso del 2018 il Front Line Defenders Digital Protection Team ha risposto ad un consistente numero di segnalazioni provenienti da Brasile, Egitto, Guatemala, Honduras, Iraq, Messico, Nicaragua e Venezuela. Secondo il rapporto, le autorità di tutto il mondo hanno spesso utilizzato la sorveglianza telefonica ed e-mail, in particolare nei confronti dei difensori dei diritti LGBTI +, delle difensore dei diritti umani e degli attivisti ambientali. Il rapporto rileva che in Tanzania, Pakistan, Russia, Malesia, Nicaragua, Turchia nonché in molti paesi dell’area MENA (Medio Oriente e Nord Africa), i governi hanno affermato che i DDU costituivano una minaccia alla "sicurezza nazionale" come pretesto per censurare e bloccare i siti web delle ONG.

Nonostante i gravi rischi affrontati dai difensori e dalle difensore dei diritti umani, rischi che talvolta mettono persino a repentaglio la loro vita, il rapporto mette altresì in luce una serie di importanti successi ottenuti dai DDU nel corso del 2018.

In risposta agli attacchi sferrati nei confronti dei difensori dei diritti umani nel 2018, Front Line Defenders sta lavorando con i DDU per promuovere la loro sicurezza attraverso una serie di programmi di protezione. Oltre ai corsi di gestione dei rischi e di protezione digitale, di difesa a livello nazionale, internazionale e UE, di ricollocazione d'emergenza, Front Line Defenders ha fornito quasi 550 sussidi di protezione agli attivisti a rischio nel 2018. Front Line Defenders lavora anche con i difensori dei diritti umani per progettare campagne di visibilità per contrastare le campagne diffamatorie che li mettono a rischio.

Front Line Defenders è un'organizzazione fondata nel 2001 con l'obiettivo specifico di proteggere i difensori dei diritti umani a rischio, persone che lavorano, in modo non violento, per l’attuazione dei diritti sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.