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L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha adottato, in data 29 aprile su richiesta del Consiglio dei ministri, un documento contenente il proprio parere sulla proposta normativa del governo per la creazione di un’applicazione volta al tracciamento dei contagi.
Il Garante ritiene che la normativa sia in linea con le indicazioni che lui stesso aveva fornito al governo precedentemente, e con i criteri indicati dalle Linee guida del Comitato europeo per la protezione dei dati, non contrastando quindi con i principi di protezione dei dati personali.
Nella proposta del governo, il Ministero della salute è l’unico titolare del tracciamento, per cui i dati non possono essere utilizzati per finalità diverse da quelle di informazione e prevenzione sanitaria, e saranno comunque cancellati al termine del periodo di emergenza.
L’installazione dell’applicazione rimane su base volontaria, senza implicazioni alcune sull’esercizio dei diritti in caso di mancata adesione. I dati raccolti saranno esclusivamente necessari all’avviso degli utenti in caso di contatti stretti con positivi, il cui tracciamento si baserà sulla prossimità dei dispositivi, resi anonimi o pseudonimizzati, evitando così la geolocalizzazione dei singoli utenti.
Il Garante per la protezione dei dati personali è un'autorità amministrativa indipendente istituita dalla cosiddetta legge sulla privacy, designata anche ai fini dell’attuazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati personali (UE) 2016/679 (art. 51)
6/5/2020