Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità: il Manifesto sulla vita Indipendente realizzato da giovani con disabilità per i/le giovani con disabilità
In occasione del 3 dicembre, Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità, vogliamo presentare il Manifesto sulla vita Indipendente prodotto dal Gruppo Giovani Nazionale dellaUildm, che identifica nell’Art. 19 “Vita indipendente e inclusione nella società” della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità il cuore del tema Vita Indipendente, di grande importanza per le persone con disabilità.
Il Gruppo evidenzia infatti come rappresenti “la possibilità di vivere appieno i diritti riconosciuti dalla CRPD, e riconoscendosi, alla pari, cittadini con relativi doveri. Pensare alla Vita indipendente, infatti, non può prescindere dal considerare moltissimi altri aspetti fondamentali. Lo studio, il lavoro, la casa, le amicizie, le relazioni familiari, le relazioni affettive, il tempo libero, la mobilità, la salute.”
Ma perché realizzare un Manifesto sulla Vita indipendente?
“Perché sono ancora troppe le persone con disabilità che non sono consapevoli di poter sviluppare un proprio progetto di vita e anche perché le Istituzioni e le Associazioni non conoscono l’impatto positivo, in termini culturali ed economici, che il progetto di un singolo può avere su una comunità”
Nato a conclusione del progetto Uildm “Si fa presto a dire Vita Indipendente”, percorso di formazione sulla consapolvelzza dei propri diritti e sul lavoro in gruppo, la creazione del manifesto rappresenta per il Gruppo Giovani Nazionale “un punto di incontro tra consigli, teorie, empowerment, e l’immagine di un futuro migliore, che vede alla base di tutto l’impegno di noi giovani nel realizzarlo, nero su bianco.”
I punti del manifesto:
1) poter decidere delle proprie giornate, da quando ci si sveglia al mattino fino alla sera, poter prendersi cura di sé stessi senza intermediari;
2) libertà di viaggiare, spostarsi e muoversi senza barriere, senza tempi più lunghi di prenotazione e accessibilità;
3) avere delle abitazioni accessibili a disposizione, anche grazie alla domotica, dove poter sperimentare l’indipendenza senza i familiari.
4) avere un assistente personale qualificato, riconosciuto come figura professionale nel Contratto collettivo Colf-Badanti, adeguata alle esigenze e ai bisogni specifici di ognuno, per coprire i bisogni sulle 24 ore. Avere dei fondi per un’adeguata retribuzione e distribuzione delle mansioni per non rinunciare alla crescita personale;
5) avere dei percorsi di accompagnamento reali, in parallelo a percorsi per i familiari, e percorsi di sostegno anche attraverso persone disabili che fanno da consulenti alla pari e possano mettere la loro esperienza a disposizione di chi sta iniziando il proprio percorso;
6) avere attivamente il diritto ad un lavoro retribuito e adeguato alle esigenze personali.
Il documento fornisce inoltre una Guida con approfondimenti sui primi passi da seguire, con indicazioni molto concrete riguardo ad argomenti quali scelta dell’assistente personale o accesso ai fondi, per chiudere poi con gli esempi di esperienze personali di diversi giovani.
In un ambito complesso e in continua evoluzione come quello della Vita Indipendente, il percorso di creazione del Manifesto rappresenta una buona prassi e questa Guida acquista maggior valore in quanto “pensata da giovani con disabilità e rivolta a giovani con disabilità”.
Siamo ora nella fase in cui è importante dare la maggior diffusione possibile.