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23/5/2010
Il Segretario generale del Consiglio d'Europa per il periodo 2009-2014, Thorbjørn Jagland, pronuncia il proprio discorso inaugurale.
© Consiglio d'Europa/Alban Bodineau

Il Consiglio d'Europa fortemente preoccupato per le ripetute estradizioni dall'Italia di cittadini tunisini


Il Segretario Generale del Consiglio d'Europa, il Norvegese Thorbjorn Jagland, ha dichiarato di essere profondamente preoccupato per le decisioni delle autorità italiane di estradare  verso la Tunisia un certo numero di cittadini tunisini, nonostante le indicazioni contrarie o in violazione di sentenze della Corte europea dei diritti umani. Da ultimo l'estradizione il 1° maggio del Sig. Mannai, cittadino tunisino, nel paese d’origine, nonostante la richiesta della Corte europea dei diritti umani di non procedere all’esecuzione del provvedimento in pendenza di un giudizio di fronte alla Corte. “È fondamentale che le misure adottate dalla Corte, riconosciute come giuridicamente vincolanti per la totalità delle Parti alla Convenzione europea dei diritti umani, siano rispettate da ogni Stato membro. Qualsiasi azione contraria rischia di compromettere il sistema dei diritti umani, essenziale per la tutela di tutti i cittadini europei”, ha precisato nella sua dichiarazione del 19 maggio il Segretario Generale.

Il Sig. Mannai, cittadino tunisino, è stato arrestato in Austria, il 20 maggio 2005, sulla base di un mandato d’arresto emesso dalle autorità italiane nell’ambito di un’indagine sul terrorismo internazionale. Il Sig. Mannai è stato estradato in Italia il 20 luglio 2005 e condannato a cinque anni di detenzione in seguito ad una sentenza del 5 ottobre 2006. Detta sentenza prevedeva l’espulsione del Sig.Mannai una volta scontata la pena. Il 19 febbraio 2010, la Corte europea dei diritti umani ha chiesto alle autorità italiane di non procedere all’espulsione del ricorrente in Tunisia fino a nuovo ordine (misura provvisoria adottata ai sensi dell’art.39 del Regolamento della Corte). Nonostante tale richiesta, le Autorità italiane hanno proveduto all'estradizione verso la Tunisia.