© Università degli Studi di Padova - Credits: HCE Web agency
L'associazione A buon diritto, ha presentato il nuovo “Rapporto sullo stato dei diritti in Italia 2020”.
Il Rapporto diritti, nella sua nuova versione, è stato immaginato, strutturato e realizzato a partire dall’interazione fra due dimensioni: quella universale e quella particolare. Il documento si articola in 17 capitoli: libertà di espressione e di informazione, pluralismo religioso, salute e libertà terapeutica, ambiente, istruzione, lavoro, persona e disabilità, profughi e richiedenti asilo, migrazioni e integrazione, Rom e Sinti, LGBTQI+, autodeterminazione femminile, minori, prigionieri, salute mentale, dati sensibili, diritto all’abitare.
Dal Rapporto emerge che le diverse famiglie di diritti (individuali e collettivi, soggettivi e sociali, di prima generazione, come la libertà di parola, o di ultima, come la privacy) sono strettamente connesse e interdipendenti tra loro e una maggiore protezione delle tutele sociali e dei diritti collettivi – come nel caso delle persone con disabilità – non solo non ostacola, ma rafforza il riconoscimento dei diritti soggettivi e le istanze di autonomia individuale.
Il Rapporto è stato creato nell’àmbito dell’omonimo progetto dall’Associazione A Buon Diritto, nata nel 2001 allo scopo di promuovere alcune questioni di grande rilievo pubblico, relative all’esercizio di diritti riconosciuti dal nostro ordinamento, ma non adeguatamente tutelati, o il cui riconoscimento viene messo in mora o contrastato o ritardato nei fatti.
18/10/2021