A A+ A++
7/12/2021

Le Nazioni Unite lanciano la campagna ‘Bodyright’ per combattere la violenza di genere online

Nel corso dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) ha promosso la campagna ‘Bodyright’per porre fine all’aumento dei casi di violenza di genere online.

La violenza online ha serie ripercussioni sul benessere, la salute mentale, l’espressione di sé e l’attività lavorativa delle persone (per coloro che usano internet e i social media per lavorare). Secondo l’Economist Intelligence Unit – la divisione di ricerca e analisi del The Economist Group del giornale The Economist – l’85% delle donne che hanno accesso a internet ha osservato atti di violenza online compiuti nei confronti di altre donne e il 38% ha subito personalmente violenza. Inoltre, il 65% delle donne intervistate ha subito cyber-harassment, hate speech e diffamazione, mentre il 57% abuso di video e immagini.

La campagna evidenzia che i loghi aziendali e gli IP (Intellectual Property) sono tutelati molto meglio delle immagini dei corpi delle persone. Molti paesi infatti hanno approvato leggi contro la violazione del copyright e numerose piattaforme digitali hanno introdotto dei sistemi per identificare e prevenire l’uso non autorizzato di materiali protetti da copyright. Al contrario, pochissimi paesi hanno introdotto leggi che rendono illegale la violenza online.
Per compensare questa situazione, la campagna ‘Bodyright’ ha creato un nuovo copyright per il corpo umano, attraverso il simbolo ⓑ - che può essere aggiunto a ogni immagine su Instagram tramite gli stickers delle stories o scaricato dalla pagina web della campagna. Il simbolo ha il duplice obiettivo di responsabilizzare policymaker, aziende e individui e di diffondere il messaggio che donne, bambine, minoranze etniche, la comunità LGBTQ+ e altri gruppi marginalizzati verranno protetti online.

Inoltre, la campagna ‘Bodyright’ ha lanciato la petizione Governments and Big Tech: Recognise Bodyright and End Online Abuse e ha creato una sezione dedicata del sito web (“The Virtual Is Real”) che raccoglie le testimonianze di vittime di violenza online nel mondo.

Risorse

Aggiornato il

7/12/2021