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22/2/2005 (Archivio storico)

Marocco annuncia l'arresto di sei soldati della missione ONU in Rep. Dem. del Congo


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La missione delle Nazioni Unite in Repubblica democratica del Congo (MONUC) ha espresso il suo apprezzamento per la decisione del governo del Marocco di arrestare e sottoporre a processo 6 dei suoi soldati impegnati nella missione e accusati di abusi sessuali nei confronti della popolazione congolese. Sono 750 i militari marocchini impegnati nella missione.

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L’arresto è avvenuto a seguito di un’ inchiesta condotta da un team di esperti che ha valutato 72 denunce di violenze sessuali condotte nei confronti di donne e bambini. Mamadou Bah, portavoce del Monuc, ha dichiarato di augurarsi che l’azione del Marocco possa servire da esempio per tutti i Paesi le cui truppe partecipano alla missione di peacekeeping in Congo. Come noto, le Nazioni Unite non hanno alcuna autorità disciplinare nei confronti del personale militare impiegato nelle missioni: l’organizzazione può unicamente rimpatriare i soldati, mentre spetta al Paese d’origine prendere gli opportuni provvedimenti.
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Aggiornato il

16/7/2009