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Il 2009 è stato dichiarato dall’Assemblea Generale (AG) delle Nazioni Unite “anno internazionale della riconciliazione”
Obiettivi della proclamazione dell’anno internazionale della riconciliazione sono, in particolare:
- la possibilità di perseguire, con la partecipazione attiva di tutte le parti interessate, processi di riconciliazione necessari per la realizzazione di una pace duratura;
- la ferma determinazione delle Nazioni Unite a portare avanti i processi di riconciliazione in quelle società che sono colpite o divise da conflitti;
- invitare i governi interessati e le organizzazioni internazionali e non-governative a sostenere i processi di riconciliazione nelle società predette e di pianificare e attuare adeguati programmi culturali, educativi e sociali volti a promuovere il concetto di riconciliazione, anche mediante l’indizione di conferenze, seminari e la diffusione di informazioni a riguardo.
L’AG, richiamando i principi base dell’Organizzazione, in particolare il preambolo della Carta delle Nazioni Unite, in cui si afferma che i “popoli delle Nazioni Unite, [sono decisi] a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all’umanità”, ribadendo che l’ obiettivo primario dell’ONU è “mantenere la pace e la sicurezza internazionale” (art. 1 Carta delle Nazioni Unite) attraverso la regolazione e la risoluzione delle controversie internazionali, e che per sviluppare relazioni amichevoli tra le nazioni bisogna promuovere la cooperazione internazionale nonché la tolleranza reciproca tra i popoli, riconosce che la riconciliazione è un processo particolarmente necessario ed urgente.
La riconciliazione è particolarmente essenziale in tutti quei Paesi e regioni del mondo che sono o sono stati afflitti da conflitti che hanno diviso la società. Proprio in questi ultimi anni si è assistito allo scoppio di guerriglie interne, attacchi militari veri e propri, collasso e disgregazione di interi Stati a causa di una mancata riconciliazione tra i vari popoli per motivi storici, etnici, religiosi o comunque identitari.
L’Assemblea si dichiara quindi consapevole del fatto che il dialogo tra gli avversari, o comunque tra parti opposte, è possibile solo da una condivisa posizione di rispetto e di tolleranza.
16/7/2009