© Università degli Studi di Padova - Credits: HCE Web agency
Il 9 dicembre 2015 è stata adottata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite la Risoluzione n. 2250 “Giovani, Pace e Sicurezza”. La risoluzione si pone in continuità con una serie di altri documenti volti a rinforzare la protezione di categorie vulnerabili nei conflitti e a promuovere una loro effettiva partecipazione nei processi di riconciliazione, ricostruzione e promozione della pace. Tra questi, di particolare rilevanza è stata la Risoluzione 1325 del 2000 la quale riconosce e incoraggia il ruolo delle donne nella ricostruzione politica e sociale dei Paesi usciti dai conflitti, promuovendo al contempo la messa in atto di misure di protezione speciali durante le situazioni di conflitto, che colpiscono le donne in modo sproporzionato.
La Risoluzione n. 2250 invece focalizza l’attenzione sui giovani, con particolare riferimento al loro crescente coinvolgimento in movimenti violenti estremisti. Dopo un preambolo iniziale, il testo si compone di 22 paragrafi divisi in sei sezioni tematiche:
I giovani rappresentano un gruppo finora oggetto di poche attenzioni nell’ambito delle politiche delle Nazioni Unite, a fronte tuttavia del loro ruolo fondamentale nei contesti di peacebuilding e promozione della pace. Alla luce anche dei recenti sviluppi in relazione al terrorismo internazionale, è emerso come i giovani formino un gruppo suscettibile ad essere coinvolto in movimenti e organizzazioni estremisti, e per questo devono essere oggetto e soggetto di azioni di promozione della pace e della coesione sociale.
L’Inviato del Segretario Generale per i Giovani, Ahmad Alhendawi, ha accolto positivamente l’adozione della Risoluzione, definendola “una svolta fondamentale … in grado di riconoscere l’importante ruolo dei giovani nel contrastare l’estremismo e nel promuovere la costruzione della pace nel mondo”.
5/1/2016