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9/2/2010
Gruppo di studenti del Progetto d' Educazione "Tratta transatlantica degli schiavi" della scuola UNESCO di Abomey, Benin.
© UNESCO/Jean O'Sullivan

Nazioni Unite/UNESCO – “2010, Anno Internazionale per l’Avvicinamento delle Culture” – messaggio di Irina Bokova, Direttore Generale Unesco.

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con Risoluzione 62/90 del 17 dicembre 2007, ha proclamato il 2010 “Anno Internazionale per l’Avvicinamento delle Culture” ed ha designato l’UNESCO come agenzia guida per la celebrazione di questo Anno, considerando i suoi oltre 60 anni di esperienza nel lavoro di promozione della “mutua conoscenza e comprensione dei popoli”. L'obiettivo dell'Anno internazionale consiste nel rendere il riavvicinamento delle culture un marchio di riconoscimento di tutte le politiche a livello locale, nazionale, regionale e internazionale, coinvolgendo il maggior numero di stakeholder.
Affermando che la comprensione reciproca e il dialogo interreligioso costituiscono dimensioni importanti del dialogo fra la civiltà e della cultura della pace, l’Assemblea Generale con la Risoluzione 62/90 incoraggia gli Stati membri a considerare iniziative volte ad attuare azioni pratiche a tutti i livelli della società che promuovano il dialogo interreligioso e interculturale, la tolleranza, la comprensione e la collaborazione. Incoraggia, inoltre, la promozione del dialogo fra i media di tutte le culture e le civiltà.

Irina Bokova, Direttore Generale UNESCO, nel suo messaggio ha sottolineato quanto il mondo oggi sia sempre più segnato da una interdipendenza crescente in tutte le aree della attività umana e dalla presenza di nuove opportunità volte rafforzare i legami tra i popoli, le nazioni e le culture a livello globale. Allo stesso tempo però con la globalizzazione e le recenti crisi economica, ambientale ed etica, l’incomprensione e la sfiducia sono cresciute negli ultimi anni.

“Alla luce di questi sviluppi – ha affermato Irina Bokova - ho proposto una nuova visione universale, aperta all’intera comunità umana, che ho definito “nuovo umanesimo”. Sono convinta che l’UNESCO abbia tutti i punti di forza necessari a fornire una risposta umanista alla globalizzazione e alla crisi. In risposta al senso di vulnerabilità che permea a tutti i livelli, vi è proprio un bisogno di inventare nuove forme di azione volte a salvaguardare la coesione sociale e preservare la pace. Le culture comprendono non solo l’arte e la letteratura, ma anche gli stili di vita, i sistemi di valori, le tradizioni e i credo.”.

 L’obiettivo dell’Anno Internazionale secondo il Direttore Generale UNESCO è quindi quello di aiutare a dissipare qualsiasi confusione derivante dall’ignoranza, dal pregiudizio e dall’esclusione che dà vita a tensione, insicurezza, violenza e conflitto. Scambio, rispetto, mutua conoscenza e dialogo tra culture costituiscono i migliori strumenti per costruire la pace.

L’UNESCO ha previsto quattro principali linee strategiche di azione da distribuire durante l’Anno Internazionale. Esse riguardano la promozione della conoscenza reciproca delle diversità culturali, etniche, linguistiche e religiose; la costruzione di una struttura di valori comuni condivisi; il rafforzamento di una educazione di qualità e di competenze interculturali; la promozione di un dialogo per lo sviluppo sostenibile.

“Considerate le nuove sfide per un mondo sempre più interconnesso, il nostro compito comune è quello di costruire ponti solidi, basati sulla solidarietà tra tutte le culture così da creare una nuova etica universale per vivere insieme”, ha infine concluso Irina Bokova.