A A+ A++
15/12/2006 (Archivio storico)

OSCE: preoccupazione a seguito della convocazione del referendum costituzionale per il Nagorno-Karabakh

In una pronuncia dello scorso 11 dicembre 2006, il Presidente in carica dell’Organizzazione per la Co-operazione e la sicurezza in Europa (OSCE), il Ministro degli Affari Esteri belga Karel De Gucht, ha reso noto che l’Organizzazione non riconoscerà nessun effetto al referendum sulla proposta di Costituzione tenutosi nel Nagorno-Karabakh lo scorso 10 dicembre:

-

Tale referendum è contro-produttivo rispetto all’attuale processo di soluzione del conflitto, il quale – come è stato riconosciuto dalle parti – ha recentemente mostrato importanti progressi. Non accogliamo positivamente un’azione che potrebbe vanificare i progressi realizzatisi nell’attuale contingenza.

-

Coerentemente con tale posizione si è espresso recentemente il 14° Consiglio ministeriale dell’OSCE – svoltosi a Bruxelles – nonché il cosiddetto Gruppo OSCE di Minsk – coordinato da Francia, Russia e Stati Uniti - il quale ha ribadito la posizione che l’entità nota come “Repubblica del Nagorno-Karabakh” non gode da parte della Comunità internazionale del riconoscimento quale stato sovrano.

Aggiornato il

16/7/2009