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16/3/2021

Rapporto “Nella linea di fuoco” del Business & Human Rights Resource Centre

Il Business & Human Rights Resource Centre ha pubblicato un rapporto sui difensori dei diritti umani (DDU) che lavorano su questioni relative ai diritti umani legate alle imprese.

Il rapporto, "Nella linea di fuoco: una maggiore protezione legale è necessaria visto l’incremento degli attacchi contro le imprese e difensori dei diritti umani nel 2020”, è dedicato agli attacchi contro i DDU, comprende i tipi, le circostanze e la geografia degli attacchi, così come il ruolo delle aziende; sottolinea inoltre l'impatto del COVID-19 sui DDU. Nella relazione si afferma che "rispettare i diritti umani e l'ambiente come dovere obbligatorio per le aziende è un passo fondamentale nella prevenzione e nella riduzione degli attacchi contro i difensori dei diritti umani imponendo una diligenza adeguata e aumentando la responsabilità per i danni".

Il rapporto ha rivelato l'aumento del numero di attacchi ai DDU che lavorano su questioni legate ai diritti umani legati alle imprese, da 572 attacchi nel 2019 a 604 nel 2020. Secondo la relazione, almeno un terzo di tutti gli attacchi deriva dalla mancanza di partecipazione significativa, dall'accesso all'informazione e alla consultazione, o dalla mancanza di un consenso libero, preventivo e informato delle comunità locali e indigene. In più della metà dei casi, i difensori hanno subito molestie giudiziarie (compresa la criminalizzazione basata su accuse inventate e detenzioni arbitrarie). La maggior parte degli attacchi continua ad essere concentrata in America Latina, con 194 attacchi, seguiti da Asia e Pacifico con 173 attacchi, e Europa orientale e Russia con 129 attacchi. Anche se molti attacchi contro i DDU sono stati commessi in paesi non europei, sono stati spesso legati alle aziende europee e alle loro catene di fornitura.

Il testo completo è consultabile al link sottostante.

Il Business & Human Rights Resource Centre è un'organizzazione no-profit indipendente, internazionale, che lavora in collaborazione con Amnesty International e le principali istituzioni accademiche.