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Difensori dei diritti umani: lo Special Rapporteur delle Nazioni Unite Michel Forst ha pubblicato il rapporto mondiale

Michel Forst, Special Rapporteur delle Nazioni Unite sulla situazione dei difensori dei diritti umani

Lo Special Rapporteur delle Nazioni Unite sulla situazione dei difensori dei diritti umani (HRD), Michel Forst, ha pubblicato il “World Report on the situation of Human Rights Defenders” che si propone di individuare i principali progressi compiuti e le sfide che ancora rimangono da affrontare per dare attuazione alla Dichiarazione sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere le libertà fondamentali e i diritti umani universalmente riconosciuti.

Michel Forst afferma che la Dichiarazione sui difensori dei diritti umani continua ad essere attuata in modo incompleto da quasi tutti gli Stati, solo alcuni hanno attuato sistematicamente e adeguatamente la Dichiarazione.
All'incompleta implementazione della Dichiarazione si aggiunge un numero crescente di Stati che ha attivamente adottato dei provvedimenti per ostacolare il godimento dei diritti descritti nella Dichiarazione. La capacità della comunità internazionale di adempiere ai propri obblighi stabiliti nella Dichiarazione universale sui diritti umani - e in particolare ai molteplici impegni che essa si è assunta recententemente in materia di sviluppo sostenibile, di migrazioni e dei cambiamenti climatici - è minacciata a causa delle restrizioni imposte e degli attacchi diretti contro i difensori dei diritti umani.

Il World Report documenta la tanto discussa chiusura dello spazio civico e suggerisce che essa è diventata, in troppe località, una guerra contro i difensori dei diritti umani.

In relazione alle sfide attuali, il rapporto mondiale indica tre questioni chiave che interessano i difensori dei diritti umani a livello globale:

  1. l’evoluzione dell’utilizzo del termine “difensori dei diritti umani”;
  2. lo sviluppo di meccanismi e pratiche per sostenere i difensori dei diritti umani;
  3. l'utilizzo di quadri giuridici e amministrativi sia per proteggere che per perseguire i difensori.

Il World Report descrive la situazione dei difensori dei diritti umani in ciascun paese. Per quanto riguarda l'Italia, i difensori generalmente godono di un ambiente sicuro e favorevole all'interno dello Stato. L'Italia ha anche espresso sostegno per i difensori, in particolare per quelli a rischio, che lavorano all'estero.
I HRD che affrontano le sfide maggiori sono soprattutto i difensori ambientali e i difensori di persone in movimento. Anche i giornalisti e coloro i quali lavorano su questioni politicamente e socialmente sensibili come la corruzione e la criminalità organizzata sono esposti a rischi, anche da parte di attori non statali.
Sebbene non esistano restrizioni formali alla costituzione di organizzazioni della società civile, il diritto alla libertà di associazione dei difensori dei diritti delle persone in movimento e dei diritti delle minoranze è spesso limitato nella pratica.
Il Relatore Speciale plaude alle misure protettive che lo Stato ha adottato per fornire protezione ai giornalisti a rischio, pur condividendo le preoccupazioni dello Stato e dei difensori per l'impunità di cui gode la mafia che mette a rischio tali difensori. Il Relatore speciale raccomanda all’Italia di rafforzare ulteriormente i suoi meccanismi di protezione per i difensori dei diritti umani a rischio, in consultazione con i giornalisti e i difensori a rischio.

La versione completa del Rapporto mondiale è consultabile, in lingua inglese, al link sottostante.

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