Rapporto OIL: i divari di genere nel mercato del lavoro sono ancora alti
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) ha sviluppato il Jobs Gap, un indicatore in grado di rilevare tutte le persone in cerca di lavoro che non riescono a trovare un’occupazione. Grazie al suddetto indicatore è stato possibile rilevare che l'accesso delle donne all'occupazione, le condizioni di lavoro e il divario tra i redditi da lavoro sono a malapena migliorati negli ultimi due decenni.
Nuovi dati fanno luce sui divari di genere nel mercato del lavoro: il 15% delle donne in età lavorativa a livello globale vorrebbe lavorare ma non ha un lavoro, rispetto al 10,5% degli uomini. Questo divario di genere è rimasto pressoché invariato dal 2005.
Il divario di genere nel mercato del lavoro si aggrava nei paesi in via di sviluppo, dove la percentuale di donne che non riescono a trovare un lavoro raggiunge il 24,9%, anche il tasso di disoccupazione maschile è alto nei paesi a basso reddito, 16,6%, ma significativamente inferiore a quello delle donne.
Ad incidere sull’alto tasso di disoccupazione femminile sono le responsabilità familiari che colpiscono in modo sproporzionato le donne; esse, infatti, impediscono loro di impegnare tempo nella ricerca di un’occupazione, di accettare lavori con poco preavviso e, a volte, anche di lavorare.
Il divario è riscontrabile, oltre che nell’accesso al mercato del lavoro, anche nel fatto che molto spesso le donne svolgono lavori definiti vulnerabili, come ad esempio lavori non gratificanti in aziende di famiglia.
Questo divario si riflette anche sulla remunerazione media femminile a livello globale: per ogni dollaro di reddito da lavoro guadagnato dagli uomini, le donne guadagnano solo 51 centesimi.
Gli squilibri di genere nell'accesso all'occupazione e alle condizioni di lavoro sono, quindi maggiori di quanto si pensasse in precedenza e i progressi nel ridurli sono stati deludentemente lenti negli ultimi due decenni, secondo il rapporto ILO; è importante migliorare la partecipazione complessiva delle donne all'occupazione, ampliare il loro accesso all'occupazione in tutte le professioni e affrontare le evidenti discrepanze nella qualità del lavoro che le donne devono affrontare.