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Il 13 febbraio 2024 Save the Children, insieme a IPSOS, ha pubblicato i risultati della ricerca sulla violenza onlife nelle relazioni intime tra giovani in italia dal titolo “Le Ragazze Stanno Bene? Indagine sulla violenza di genere onlife in adolescenza”.
La ricerca affronta i temi degli stereotipi e della violenza di genere attraverso la diretta testimonianza degli adolescenti e le loro esperienze di vita online e offline. I risultati della ricerca qualitativa rappresentano campanelli d’allarme che devono essere affrontati.
Per il 30% dei ragazzi la gelosia è un segno d’amore e quasi 1 adolescente su 5 accetterebbe uno schiaffo all’interno di una relazione. Atteggiamenti violenti e di controllo in amore non devono essere giustificati: gelosia e possessività sono vere e proprie forme di violenza o abuso. Per questo, Save the Children ha lanciato la campagna #chiamalaVIOLENZA con lo scopo di sensibilizzare i ragazzi e le ragazzi a non accettare comportamenti violenti ed aggressivi.
Dati allarmanti riguardano anche la colpevolizzazione delle vittime di violenza sessuale: secondo il 29% degli adolescenti le ragazze possono provocare violenza sessuale con il loro vestiti o comportamenti.
Inoltre la ricerca evidenzia comportamenti controllanti e violenti nelle relazioni, come richiedere il controllo dei social media o imporre il modo di vestire. La mancanza di consenso al rapporto sessuale e gli stereotipi di genere sono diffusi, con molti adolescenti che ritengono difficile dire di no al partner. Il rapporto evidenzia anche l'uso sempre più diffuso della tecnologia nelle relazioni, con la condivisione di foto e video intimi e la ricezione di contenuti sessuali non richiesti.
Un aspetto positivo emerso dalla ricerca è l’aumento di interesse dei giovani sulle tematiche di genere. Essi propongono una maggiore istruzione sulle varie forme di violenza e l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole.
Si sottolinea l'importanza di coinvolgere i giovani nel Piano nazionale antiviolenza e di fornire supporto e formazione a insegnanti e genitori per affrontare efficacemente queste problematiche.
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7/3/2024